A Verona un eccezionale intervento di cardiochirurgia: doppio trapianto di cuore a due gemelli
«Per due gemelli avere esattamente lo stesso problema è molto, molto insolito. Faccio trapianti dal 1985, questa è la prima volta che mi capita», ha spiegato il prof. Faggian, cardiochirurgo e direttore della unità operativa complessa di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona
«Due gemelli di 16 anni residenti a Verona, di origine berbera, sono stati sottoposti ad un trapianto di cuore a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro dopo il repentino insorgere di un grave danno cardiaco». Lo rende noto l’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Ai ragazzi, secondo quanto si apprende, era stata diagnosticata una «cardiomiopatia dilatativa, in fase di scompenso acuto che ha richiesto il ricovero in terapia intensiva, dove a seguito del peggioramento della situazione cardiaca, è stato necessario supportare le funzioni del cuore e dei polmoni con una circolazione extracorporea (Ecmo) nell'attesa che si rendessero disponibili due cuori compatibili per il trapianto». In base a quanto comunicato dall'Aoui, dopo un’«attesa in lista di emergenza nazionale di due settimane», entrambi i gemelli «sono stati trapiantati a distanza di pochi giorni uno dall’altro».
«Per due gemelli avere esattamente lo stesso problema è molto, molto insolito, faccio trapianti dal 1985. Questa è la prima volta che mi capita che due gemelli identici necessitino di trapianto ed entrambi vengano trapiantati quasi simultaneamente Quindi questo è davvero un evento piuttosto raro. Ogni paziente che trapiantiamo ha una storia unica, ma questa è la più singolare che abbia mai visto», sottolinea il prof. Faggian, cardiochirurgo e direttore della unità operativa complessa di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, nonché autore del primo trapianto di cuore in Italia assieme al prof. Vincenzo Gallucci.
Il prof. Giovanni Battista Luciani, collaboratore del Prof. Faggian, ha spiegato: «La malattia si è presentata all'improvviso. Durante la crescita i due gemelli, erano sani e attivi pochi mesi fa le cose hanno cominciato a cambiare. Si è presentata improvvisamente per entrambi una mancanza di respiro che ha costretto i due giovani ad un ricovero in Terapia intensiva. I loro cuori avevano iniziato a funzionare solo al 10% della capacità. Purtroppo - ha precisato il prof. Giovanni Battista Luciani -neppure le terapie con infusione di farmaci vasoattivi si sono rivelate efficaci e si è resa inevitabile la decisione di impiantare un sistema meccanico che potesse sopperire alle funzioni del cuore e del polmone. Contestualmente i due gemelli sono stati posti in lista per trapianto di cuore in emergenza nazionale e trapiantati con successo dopo circa quindici giorni».
Il prof. Faggian sottolinea che l’esito positivo di questa "maratona per la vita" è «merito del lavoro di una squadra con esperienze multidisciplinari che lavora insieme, ed è per questo che un ringraziamento va a tutti gli attori che a vario titolo hanno partecipato a questo successo: il prof. G.B. Luciani. il prof. F. Onorati, la Dr.ssa A. Galeone, il dr. L. San Biagio (cardiochirurghi), il prof. L. Gottin (anestesista rianimatore), la dr.ssa A. Prioli e il prof. F. Ribichini (cardiologi)».