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Cronaca policlinico G.B. Rossi

Trapianti d'organi: "Anno dei record", Verona al top in Veneto

La regione rappresenta da sola oltre il 15% del dato nazionale. Nelle diverse province: 30 dal capoluogo scaligero e Treviso, 26 da Padova, 12 da Vicenza, 11 da Venezia, 6 da Rovigo, 3 da Belluno

"Quello trascorso è stato l’anno dei record per il Sistema trapianti del Veneto, di gran lunga il migliore dell’ultimo decennio, sia per quanto riguarda gli organi, sia per le cornee, sia per i tessuti". Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto partecipando, oggi a Verona, al meeting sulle "Nuove frontiere della comunicazione in materia di donazione e e trapianti", organizzato dalla Fondazione per l’incremento di organi e tessuti (Fitot), in collaborazione con Pubblicità Progresso.

Su base provinciale, i 118 donatori utilizzati del 2012 provenivano in 30 da Treviso, 30 da Verona, 26 da Padova, 12 da Vicenza, 11 da Venezia, 6 da Rovigo, 3 da Belluno. Record anche per il programma di trapianto da donatore vivente che ha registrato 47 interventi. Grandi passi sono stati compiuti in tema di innovazione sul fronte dell’uso dei sistemi di assistenza ventricolare impiantabili per garantire ai pazienti in attesa la sopravvivenza necessaria a ricevere un organo e su quello dei sistema di perfusione degli organi dopo il prelievo, che simulano la permanenza dell’organo stesso nell’organismo e ne aumentano quindi il tempo di trapiantabilità. I sistemi di assistenza ventricolare impiantati sono passati dai 4 del 2011 ai 28 del 2012, pari al 25% di tutti i dispositivi di questo tipo utilizzati in Italia.

I DATI DEL 2012 - Nel 2012 i trapianti d’organo sono stati 454 contro i 427 del 2011, un più 6,3% che vale il 15,6% di tutti i trapianti effettuati in Italia (2.902). Non è stato da meno il settore dei tessuti, le cui donazioni hanno superato il 30% del totale dell’intero Paese rendendo possibili 2.768 trapianti di cornea e 5.730 trapianti di altre tipologie di tessuto (valvole cardiache, segmenti vascolari, segmenti ossei). Eccezionale il risultato ottenuto dalla Banca della Cute di Verona, la cui attività ha consentito di distribuire 1 milione 298 mila 303 centimetri quadrati di preziosissimo tessuto a 997 pazienti e garantito la totale autosufficienza regionale per i grandi ustionati e per i Centri di chirurgia ricostruttiva. Percentuali di molto superiori alle media nazionale anche sugli aspetti della donazione: i donatori effettivi (123, 118 quelli utilizzati) sono stati pari al 25,3 per milione di abitanti contro il 20,2 in Italia; le opposizioni alla donazione sono state del 20,6% (dato considerato “fisiologico” dagli esperti) contro il 29,2% nazionale. Significativo, anche perché emerso per la prima volta, il dato sui trapianti e le donazioni riguardanti cittadini stranieri extracomunitari: entrambe le voci hanno ampiamente superato il 10% del totale.

LISTE D'ATTESA - Le liste d’attesa sono state soddisfatte per il 46,3%, percentuale assolutamente positiva in considerazione della storica difficoltà di reperimento degli organi, con record, però, dei trapianti di cornee, che hanno soddisfatto l’intera lista di pazienti veneti (700). Significativo, infine, il dato sulla formazione degli operatori, particolarmente curata da Fitot: in un decennio sono state 5.400 le altissime professionalità costruite in particolare grazie al lavoro della Fondazione presieduta da Pilade Riello. “Questi numeri parlano da soli – dice Coletto ringraziando tutti i protagonisti del settore e la generosità dei veneti e del volontariato di settore – e costituiscono un’eccellenza della quale andiamo fieri anche ai tavoli nazionali. Tra le tante del Veneto – aggiunge – questa dà particolare soddisfazione perché ad ogni organo donato e trapiantato corrisponde una vita salvata e perché se non sei al top tecnico, scientifico e organizzativo questi risultati non li ottieni. Il Veneto lo è e continuerà ad esserlo – conclude Coletto – perché nonostante le difficoltà finanziarie e i continui tagli nazionali non abbiamo nessuna intenzione di frenare”.

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