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Cronaca Peschiera del Garda / Piazzale Cesare Betteloni

Consigliere di Peschiera del Garda insulta un artigiano transessuale e scoppia la bufera

Un messaggio via Whatsapp contenente un insulto inviato per errore alla stessa persona oggetto del testo omofobo, ed il mittente è un Consigliere comunale

Probabilmente è capitato a chiunque nella vita di inviare un messaggio via Whatsapp al destinatario sbagliato, provocando magari qualche più o meno grande "incidente diplomatico". Questa volta però l'errore ha del clamoroso, oltre ad essere stato compiuto da un componente dell'amministrazione pubblica di un Comune veronese, quello di Peschiera del Garda, vale a dire da un soggetto che ricopre un ruolo istituzionale e dovrebbe rappresentare nel migliore dei modi tutti i cittadini della sua comunità.

Il messaggio incriminato è molto esplicito: "Questo è il trans di merda che vuole fare il mercatino". Ad inviarlo sarebbe stato un consigliere di Peschiera del Garda con delega al commercio, il quale tuttavia lo avrebbe spedito per errore proprio alla persona cui nel testo si fa riferimento, vale a dire Alessio, un uomo trans che per vivere fa l'artigiano e vende i suoi lavori nei mercatini. E proprio il suo lavoro era semplicemente ciò che chiedeva di poter fare il 54enne di Volta Mantovana Alessio, presentando richiesta formale per poter partecipare al mercatino settimanale del giovedì sul lungolago Garibaldi.

Dopo avervi preso parte nella passata stagione, quest'anno la sua domanda non era stata accolta e dunque Alessio aveva deciso di chiedere chiarimenti direttamente in Comune a Peschiera. A raccontare gli sviluppi della vicenda è Cathy La Torre, Avvocata ed attivista LGBTQ presso lo Studio Legale La Torre - Vendola, la quale in un lungo post su Facebook scrive: "Accade a Peschiera del Garda che Alessio, un uomo trans, venga escluso da un mercatino di artigianato. Sua unica fonte di guadagno. Senza motivo o giustificazione. Si rivolge dunque a un Consigliere comunale di maggioranza, prende un appuntamento telefonico con la sua segreteria. Dopo 24 ore la segreteria disdice l'appuntamento".

A questo punto, spiega sempre l'Avv. La Torre, "Alessio trova il numero di cellulare di questo Consigliere, pubblico sul sito del Comune. Lo contatta per chiedergli un appuntamento. Il Consigliere gli dice di prendere appuntamento presso la segreteria e di non importunarlo. Alessio risponde scusandosi e precisando che il numero è pubblico. Il Consigliere, che nel frattempo sta inoltrando i messaggi di Alessio a qualcun altro, manda per sbaglio il messaggio indirizzato ad altri ad Alessio".

Il testo del messaggio è ora di dominio pubblico, mentre ancora si attendono eventuali sviluppi politici in merito alla vicenda. All'orizzonte non paiono comunque esservi "passi indietro" da parte del consigliere, né misure drastiche da parte del sindaco della cittadina arilicense Maria Orietta Gaiulii. Stando alle loro dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano L'Arena, il tutto dovrebbe risolversi con delle "scuse per un'espressione sbagliata ed infelice che non corrisponde al mio pensiero" (dice il consigliere), mentre la sindaca Gaiulli ha ribadito le scuse "a nome dell'amministrazione", spiegando che può accadere a chiunque di "usare termini sbagliati in un momento di nervosismo".

Nel frattempo però l'Avv. Cathy La Torre, alla quale l'artigiano 54enne si era rivolto, ha fatto sapere che "Alessio farà causa per ingiurie al Consigliere" e, secondo quando riferito dalla testata Dire Veneto, non è da escludere che possa essere avviata un'interrogazione parlamentare da parte di SI.

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