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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Torricelle

Traforo delle Torricelle, revoca della concessione per i lavori mai così vicina

Technital è pronta alle vie legali pur di non pagare la fidejussione da 8 milioni di euro. Se così fosse, il comitato cittadino si schiererà a favore del Comune

Ufficialmente la parola fine sul progetto del traforo delle Torricelle non è stata ancora pronunciata, ma non si è mai stati così tanto vicini dal pronunciarla. Chi è a favore dell'opera spera ancora che si possa realizzare e la Technital, società capofila dell'Ati che vinse il bando di gara, è pronta ad intraprendere le vie legali pur di non pagare la fidejussione da 8 milioni. Perché i tecnici del Comune hanno già avviato il procedimento amministrativo per revocare l'aggiudicazione della concessione e riscuotere gli 8 milioni di euro. A questo si aggrappano i contrari al traforo come il consigliere comunale Michele Bertucco e il comitato cittadino contro il traforo.

"L'ultima proposta inviata dal concessionario, quella del traforo scontato del 20%, era priva dei contenuti minimi definiti dalla normativa per le procedure di project financing - scrivono Bertucco e il rappresentante del comitato Alberto Sperotto - Mancava inoltre la bozza di convenzione; mancavano riscontri concreti sul pluriannunciato contributo dell'A4 Holding. Si eliminavano i filtri antiparticolato in galleria che invece rappresentavano punto qualificante della prima proposta. Ma non è finita, perché dagli accertamenti eseguiti dagli uffici è risultato che l'Ati era priva dei requisiti minimi necessari a proseguire l’iter: della compagine aggiudicataria sarà rimasto sì e no il 10%. La cordata risulta così malmessa". Queste le ragioni che hanno convinto gli uffici comunali a non concedere ulteriori proroghe all'Ati e cominciare a chiudere il procedimento.

Una chiusura che non sarà priva di complicazioni, a partire dagli espropri decaduti e alle resistenze del sindaco uscente e delle aziende. "Tosi può fare il diavolo a quattro - concludono Bertucco e Sperotto - Ma la realtà è che spetta agli uffici e non alla Giunta adottare un provvedimento che, tenendo conto delle deduzioni di Technital, contenga la decisione finale. E alla luce del chiarissimo contenuto della relazione trasmessa dagli uffici, il provvedimento finale non potrà che essere di chiusura della procedura ed escussione della garanzia. Il Comune può rifare la gara quando vuole, ma rifarla senza prima escutere la garanzia esporrebbe personalmente amministratori e tecnici ad evidente responsabilità, quanto meno per danno erariale. L'Ati ha la possibilità di agire in giudizio sostenendo che l'incasso della garanzia non sia dovuto. Se così avverrà, il comitato sarà lieto di valutare se vi siano gli estremi per intervenire in giudizio a fianco dell'amministrazione comunale, per sostenerne le ragioni. Sono anni ormai che indichiamo al Comune la necessità (causata dall'inadempimento dell'Ati) di chiudere la procedura ed escutere la garanzia. Ora che, finalmente, i dirigenti si sono convinti della bontà delle nostre tesi, saremo felici di intervenire in Tribunale a fianco del Comune, nell'interesse dei veronesi".

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