Traforo, Tisato insorge: "Si specula sulla gente"
Il comitato espropriandi: "Serve pi informazione. I disagi saranno enormi"
Secondo Fagioli i costi saranno “prevalenti sui vantaggi” e punta il dito sulla disinformazione che aleggia su tutti i versanti dell’opera, a partire dai finanziamenti “spalmati su 49 anni”. “Un tempo lunghissimo- afferma Fagioli- che potrà ipotecare le scelte delle amministrazioni future qualora il traffico previsto non rispecchiasse le attese. In questo modo si vincola la città”. Un comitato agguerrito, che punta alla raccolta di dati “reali” sulla logistica e sul traffico, da parte di autorità indipendenti rispetto la politica. “Nessuno ha compiuto studi di simulazione del traffico e il controllo della logistica dovrebbe essere alla base di ogni progetto viabilistico”.
Ogni eventuale progetto, secondo Verona Civica e il comitato, dovrebbe “allontanare il traffico della città, non avvicinarlo. Quest’opera nasce già ‘vecchia’, con una logica di portare il grande scorrimento vicino ed attorno alla città. Un’opera tecnicamente discutibile che convoglierà tutto il traffico su l’unico sbocco di via Preare. E non sembra una soluzione vantaggiosa”. Caselli, pedaggi, referendum e smog le parole chiave della battaglia che il comitato porterà anche nell’incontro del 26 febbraio alla sala Marani dell’ospedale di Borgo Trento.
“In ogni caso- conclude il responsabile degli espropriandi- gli interventi dovrebbero puntare all’economia, e alla reversibilità valutando anche l’impatto ambientale che essa potrebbe portare”. Parole dure rivolte anche all’amministrazione di Palazzo Barbieri provengono dal consigliere di minoranza Tisato che punta al referendum e alla corretta informazione della gente. Quello della Giunta, precisa Tisato è “un diktat dittatoriale: non si pensa assolutamente ad interpellare la cittadinanza che sarà quella su cui ricadranno tutte le scelte sbagliate”.