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Cronaca

Traforo, gli espropriati hanno raccolto 900 firme

Il portavoce: Quello che perdiamo noi non ha prezzo. Si blocchi tutto l'iter"

Le grandi infrastrutture sono un servizio per la collettività, ma per farle occorre il sacrificio di qualcuno. Proprio come sta accadendo per il Traforo delle Torricelle. Sono circa 600 i cittadini che subiranno un esproprio e alcuni di questi si sono riuniti in un comitato per cercare di fermare la grande macchina messa in moto dal sindaco Tosi.

Sono 900 le firme che il comitato sbatterà sul tavolo del primo cittadino. La petizione, rivolta a tutte le autorità, chiede di poter esercitare “i normali diritti dei cittadini contro un potere che si è dimostrato sordo e cieco”, come recita una lettera accompagnatoria. Molte di queste persone hanno un’attività commerciale agricola e dopo il passaggio della strada a sei corsie, l’ambiente circostante non sarà più lo stesso, a detta del comitato. “Chiediamo che si fermi l’iter di assegnazione lavori. Vogliamo che sia data priorità al Pat e cioè la realizzazione di un trasporto pubblico di massa - ha detto il portavoce Pietro Zanoni -, che l’opera sia sottoposta a referendum e che gli espropri siano gestiti con meccanismi più innovativi. Quello che ci rimettiamo noi è ben di più di quello che ci offrono”.

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