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Cronaca

"Piccolo chimico" in manette: l'indagine dei Nas arriva in provincia

Scoperto un 22 enne perugino che realizzava e vendeva illegalmente quantità industriali di farmaci. Le perquisizioni dei carabinieri hanno riguardato mezza Italia, compresa la città dell'Arena

Un'operazione ad ampio raggio, scaturita da una denuncia dei Nas di Perugia e che, alla fine, è arrivata fino a Verona. Non è la prima volta che la sanità scaligera finisce nel mirino di una grande mobilitazione delle forze dell'ordine, era già successo qualche mese fa, in occasione dell'indagine sugli informatori scientifici, ma questa volta sembra che le cose siano ancora più serie.

LA DENUNCIA - L'operazione "piccolo chimico", così è chiamata la grande mobilitazione dei carabinieri che ha investito anche il veronese, è nata quando i carabinieri del Nas di Perugia hanno denunciato un 22 enne per esercizio abusivo della professione sanitaria, illecita importazione di farmaci, commercio e somministrazione di medicinali pericolosi e traffico di anabolizzanti. Accuse gravissime, che hanno subito fatto scattare dei controlli ad ampio spettro per capire quanto fosse esteso il suo traffico illecito. Gli stessi militari hanno quindi scoperto un laboratorio dove il giovane produceva e confezionava farmaci di varia natura, che poi commercializzava in tutta Italia mediante internet. Di recente - si apprende stamani dai militari del Nas perugino - l'ufficio dogane tedesco aveva informato il Nas di aver intercettato un pacco proveniente dalla Cina e destinato all'Italia, contenente principi farmacologici ma con scritto all'esterno "sale". E' stato quindi concordato con gli stessi carabinieri il monitoraggio della consegna al destinatario, risultato essere un giovane di 22 anni di Perugia, che i militari hanno bloccato al momento della ricezione del pacco. Al suo interno c'erano circa un chilo e mezzo di sostanze farmacologiche pure, principi attivi per la cura delle disfunzioni erettili. I carabinieri del Nas - riferiscono ancora stamani - hanno quindi individuato un piccolo locale dove il giovane, non laureato né diplomato nella materia ma esperto di chimica, avrebbe prodotto e confezionato farmaci di vario genere per poi venderli online in varie città italiane.

TRA PROVETTE E ALAMBICCHI - Nel laboratorio c'erano attrezzature e macchinari specifici che il Nas stima del valore di 250 mila euro. Sequestrati anche tre quintali di sostanze farmacologiche attive in polvere (antibiotici, analgesici, anabolizzanti, eccipienti e solventi) tutte provenienti dalla Cina. Servivano a produrre almeno 100 milioni di pillole, diecimila tra capsule e fiale, per un valore complessivo stimato in 120 mila euro ma che avrebbero prodotto un guadagno potenziale di centinaia di milioni di euro. Tramite i documenti rinvenuti, i Nas hanno anche individuato gli acquirenti delle sostanze illecite: nei loro confronti la Procura della Repubblica di Perugia ha emesso 26 decreti di perquisizione, che sono stati eseguiti dai carabinieri a Roma, Milano, Brescia, Verona, Forlì, Cesena, Pavia, Novara, Genova, Piacenza, Palermo, Catania, Ragusa, Reggio Calabria, Taranto, Salerno, Frosinone, Teramo e Pisa. Nel corso di queste perquisizioni sono state sequestrate seimila circa tra capsule, compresse, fiale e flacone di farmaci dopanti, stupefacenti e per la disfunzione erettile, il tutto per un valore commerciale di 70 mila euro. Sono state quindi denunciate altre sette persone, tra cui istruttori e atleti di body building, per ricettazione di farmaci illeciti e detenzione per il commercio di sostanze dopanti e stupefacenti.

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