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Cronaca San Michele / Via Marengo

Traffico di esseri umani a Verona, 13 anni alle menti criminali

Condannati un iracheno e due complici romeni, ritenuti repsonsabili dello smistamento di almeno sette migranti mediorientali clandestini da un appartamento di via Marenco. Dormivano stipati in un garage

Traffico di esseri umani a Verona. Ora c'è il verdetto. Ed è pesante: 13 anni di reclusione divisi in tre condanne. I responsabili sono un cittadino iracheno, Karit Hawal Dawood Karit, e due romeni, Sorin Lugoj e Elena Adela Grama. Tutto è nato dall'indagine avviata prima dalla Direzione distrettuale antimafia di Trento e poi da quella di Verona. A dicembre 2012 tre stranieri erano stati fermati con le valigie in mano mentre camminavano nella zona del parco divertimenti Gardaland. Il semplice controllo dei carabinieri aveva svelato così una grossa organizzazione che si occupava dello smistamento in Italia di migranti siriani e iracheni. Dei tre arrestati, nessuno di questi parlava italiano, ma solo lingua araba, e uno solo di loro era provvisto di un documento, una carta d'identità spagnola, risultata poi essere falsa. Dalle foto segnaletiche e le impronte digitali, è emerso che uno di questi, di nazionalità irachena, era già ricercato dai carabinieri della stazione di Trento per introduzione illegale di clandestini in Italia.

Le indagini sono poi proseguite e i carabinieri si sono fatti portare alla residenza di via Marenco a Verona. Le due persone che accompagnavano il ricercato, intanto, avevano permesso ai carabinieri di individuare un garage di un residence di Castelnuovo del Garda. Dormivano lì, stipati insieme ad altri migranti, arrivati in cerca di fortuna in Italia. Nell'appartamento di via Marenco è finito in manette anche il cittadino romeno con la complice. Secondo gli investigatori i migranti pagavano fino a 8mila euro per il viaggio che dai Paesi d'origine li portava in Grecia e poi in Italia, passando per i Balcani. A Verona, come segnalano i quotidiani locali, sarebbe emersa una delle tanti basi di un'organizzazione internazionale, con il quartier generale a Milano. Per questo l'iracheno arrestato è stato condannato dal Tribunale di Verona, ieri pomeriggio, a sei anni di reclusione e i suoi complici dell'Est Europa a tre anni e sei mesi ciascuno. I migranti coinvolti sarebbero stati sette ma si suppone che il traffico si sia protratto a lungo: dalle indagini è emerso che gli iracheni erano destinati a muoversi in Germania, mentre i siriani andavano in Austria. Il centro di smistamento rimaneva, comunque, Verona.

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