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Cronaca

Traffico di hashish da Spagna e Albania, cinque in manette

I carabinieri concludono un'operazione durata otto mesi con il sequestro di 62 chili di droga

Rifornivano la città di hashish. A finire in manette venerdì notte, con l’accusa di traffico internazionale di droga dalla Spagna, sono stati cinque veronesi. Per due di loro, Orfeo Gaole 58enne, Remo Gaole, 64 anni, fratelli entrambi di Badia Calavena e considerati i vertici dell’organizzazione, sono scattati i domiciliari mentre per altri tre, il 38enne figlio di Remo, Davide Gaole, Maurizio Menegazzi, di 55, e Gabriele Merzari, 54, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

L’indagine, denominata “Dr. House 2”, è la prosecuzione e conclusione di una precedente operazione con nove arresti per traffico di droga proveniente dall’Albania. L’arresto per i fratelli Gaole, dopo un pedinamento di tre giorni dalla frontiera di Ventimiglia, era avvenuto a febbraio scorso, quando, erano stati fermati, al ritorno dalla Spagna, con l’auto imbottita di 62 chili di hashish suddivisi in 90 panetti e 1800 ovuli. I fratelli Gaole sono considerati i responsabili della “logistica”, ossia coloro che si occupavano del trasporto della droga dall’estero. La coppia Menegazzi e Merzari, invece erano gli “uomini sul territorio”: a loro il compito di acquistare la merce e rivenderla per le strade, anche dieci chili alla volta.

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