Opere di Castelvecchio. Mancano solo i dettagli diplomatici per il loro rientro
Tra fine giugno e inizio luglio, i quadri trafugati torneranno a Verona. Lo ha assicurato il sindaco che ha difeso ancora la scelta di aver conferito la cittadinanza onoraria a Petro Poroshenko
Toccata e fuga per il sindaco di Verona Flavio Tosi, che lunedì 13 giugno ha partecipato a Kiev all'inaugurazione della mostra sui quadri trafugati a Castelvecchio e ritrovati in Ucraina. Durante la sua veloce visita ha anche consegnato la cittadinanza onoraria al presidente ucraino Poroshenko. Poi è rientrato a Verona, emozionato per aver rivisto le opere, come ha raccontato a L'Arena.
Il primo cittadino è tornato a casa con la certezza che i quadri torneranno a Castelvecchio tra la fine di giugno e l'inizio di luglio, restano solo da definire i dettagli tra la diplomazia italiana e quella ucraina. Della delegazione italiana che accoglierà le opere nel nostro paese farà parte il ministrio Dario Franceschini, mentre non è ancora certa la presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi.
E sulle polemiche per la cittadinanza a Poroshenko, Tosi ha difeso ancora una volta la sua scelta. Il sindaco di Verona ha voluto riconoscere con questa onoreficenza i meriti del presidente ucraino che ha curato la parte finale del recupero delle opere. I quadri hanno rischiato di sparire anche dall'Ucraina, se fosse andata a buon fine la tentata corruzione delle guardie di frontiera.