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Cronaca

Topi d'appartamento e aggressione ai carabinieri, 3 arresti

Due operazioni distinte dell'Arma ad Albaredo e Cerea tra sabato e ieri mattina

Topi d’appartamento colti sul fatto dai carabinieri di Ronco all’Adige. In due, entrambi di origine nigeriana, sono stati sorpresi sabato scorso, verso le 16e30, mentre stavano ripulendo un appartamento in via Serega di Albaredo. Il primo, Salomon Eromosele, 23 anni, si trovava all’interno del garage della casa ed aveva già rovistato in alcuni mobili, mentre il secondo, Richard Junior Prince 27enne, era all’esterno per fare il “palo”. Proprio quest’ultimo, quando ha visto avvicinarsi i militari, ha cercato di fuggire ma è finito in manette nel giro di pochi minuti assieme al complice. Il processo per direttissima di lunedì scorso, davanti al giudice Marzio Bruno Guidorizzi, si è concluso con la condanna a 4 mesi di carcere e 400 euro di multa. Richard Junior Prince era già noto alle forze dell’ordine. Agli inizi di febbraio si era presentato alla motorizzazione civile per sostenere l’esame della patente al posto dello zio di 48 anni ed era stato denunciato alla polizia.

Un arresto anche mercoledì mattina dai militari di Cerea a carico di un’altra cittadina nigeriana di 30 anni con l’accusa di resistenza violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alle 11e30 circa, davanti alla caserma dei carabinieri in piazza Sommariva, si era fermato bruscamente un autobus di linea dell’Apt nel quale, pochi secondi prima, la donna aveva esibito all’autista un biglietto già timbrato e alla contestazione della violazione si era messa ad urlare ed inveire contro il conducente. Quando il militare in servizio si è avvicinato chiedendole le generalità, la 30enne si è avvinghiata all’autista per non scendere dal mezzo. A quel punto sono intervenuti altri agenti per cercare di calmare la donna che, nel frattempo, aveva cominciato a mulinare mani e piedi in aria, colpendoli. A farne le spese è stato un maresciallo, ferito al mignolo della mano destra per il distaccamento del tendine. La donna, madre di un bimbo di sei mesi, è stata rimessa in libertà nella serata in attesa dell’udienza davanti al giudice.

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