rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Università / Viale Università

Medicina, via ai test d'ingresso. Zaia: "È ingiusto, miope e discriminatorio"

Il Presidente della Regione Veneto ribadisce la propria contrarietà alle università a numero chiuso: "Errare è umano, perseverare diabolico. Anche quest’anno solo un candidato su sei potrà accedere alle facoltà di medicina"

Via ai test d'ingresso delle facoltà di medicina nelle università italiane. 62.700 circa i candidati per 10.132 posti disponibili in tutta Italia, tra cui quelli dell'Università di Verona che sono 1.516 per 197 posti disponibili tra medicina e odontoiatria.

Protestano gli studenti e a sostenerli anche il presidente del Veneto Luca Zaia, contrario alle università a numero chiuso: "Errare è umano, perseverare diabolico. Anche quest’anno solo un candidato su sei potrà accedere alle facoltà di medicina. Lo farà indovinando le crocette di un quiz. Gli altri cinque invece non potranno dimostrare sul campo il loro valore studiando, dando esami, cioè facendo veri test. È ingiusto, miope, discriminatorio, pericoloso perché assegna di fatto al caso la decisione su chi diventerà medico".  

"Ricordo un ministro che, il 21 maggio 2014, in piena campagna elettorale per le Europee, venne a Padova a dire che il numero chiuso sarebbe stato abolito - ha proseguito Zaia -. Esultai con riserva e purtroppo la riserva era fondata: quella captatio benevolentiae in un tempio dello studio universitario è rimasta lettera morta, sepolta dentro all’ultimo cassetto dell’immancabile commissione tecnica, istituita per individuare il metodo alternativo migliore. Più di due anni dopo ci risiamo anzi, stiamo peggio di prima, perché sono aumentati i candidati e diminuiti i posti disponibili. L’Italia sta per fare la fine dell’Inghilterra, dove questo sistema è pesantemente fallito e dove si devono importare medici e infermieri dall’estero, anche dal Veneto, e si mandano i referti per via telematica dall’altra parte del mondo per farli valutare".

"Ultimo aspetto, ma per gravità di certo non l’ultimo - ha concluso il presidente della regione Zaia - il business dei corsi di preparazione al test, che possono arrivare a costare anche duemila euro. Vale a dire: chi può paga e si prepara, chi non può si affida al destino o rinuncia in partenza. Invece che abolire i quiz si è abolito il diritto costituzionale allo studio per tutti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medicina, via ai test d'ingresso. Zaia: "È ingiusto, miope e discriminatorio"

VeronaSera è in caricamento