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Cronaca San Michele / Via San Michele

Terza dose anti Covid, il generale Figliuolo ha deciso: richiamo dopo 4 mesi a partire dal 10 gennaio

«Mi preoccupano quei 5 milioni e 750 mila italiani che non hanno ancora avuto alcuna dose», ha dichiarato il commissario straordinario per l'emergenza Covid

Le somministrazioni dei richiami di vaccino anti Covid, la cosiddetta dose booster o terza dose, potrà aver luogo in Italia dal 10 gennaio 2022 con un intervallo ridotto a 4 mesi dall'ultima somministrazione ricevuta. La data del 10 gennaio che ad oggi era rimasta soltanto un'ipotesi, è stata infine confermata nelle scorse ore dal commissario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. L'annuncio formale è stato fatto mentre il generale si trovava in vista all'hub vaccinale nella caserma degli alpini Vian di Cuneo.

La decisione, ha spiegato il commissario Figliuolo, così come riportato dall'Ansa, «darà un ulteriore impulso alla campagna». Lo stesso generale Figliuolo ha poi aggiunto: «Stiamo correndo per cercare di arginare la variante Omicron. Mi preoccupano ancora gli indecisi, un po' di milioni di persone che potrebbero dare una mano ad arginare il virus e soprattutto queste varianti». 

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Il generale Figliuolo ha quindi precisato: «Mi preoccupano quei 5 milioni e 750 mila italiani che non hanno ancora avuto alcuna dose. Siamo quasi al 90% tra prime dosi e guarigioni da almeno sei mesi, però in quella fascia, specie tra i 30 e i 59 anni, ci sono ancora un po' di milioni di persone che potrebbero essere raggiunte dalle inoculazioni e potrebbero anche loro dare una mano ad arginare il virus e soprattutto queste varianti».

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo si è poi soffermato in conclusione proprio sul tema delle varianti e, in particolare, sulla preoccupazione che in questi giorni sta riguardando la cosiddetta variante Omicron: «È molto più contagiosa rispetto alla Delta, - ha spiegato il generale Figliuolo - qualcuno dice fino a cinque volte. Fortunatamente per ora non si stanno avendo evidenze cliniche di gravità, però è chiaro che chi ha fatto la vaccinazione completa e soprattutto chi ha fatto il booster è molto coperto rispetto alla Omicron. Non vediamo per ora in persone che hanno fatto il booster ospedalizzazioni o effetti nefasti», ha concluso il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo

   

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