Terrorismo, l'Isis fa proseliti nelle carceri. Tre casi segnalati a Montorio
Due uomini e una donna hanno scritto in alcune lettere di volersi schierare dalla parte dello Stato Islamico. Situazione monitorata costantemente dagli uomini della Polizia
Ci sono anche tre persone, due uomini e una donna, detenuti nel carcere di Montorio tra quelle tenute sotto discreta osservazione per il rischio radicalizzazione. Sulle pagine del quotidiano L'Arena, si legge che sono di origine nordafricana e nelle loro lettere agli amici hanno scritto di essere disposti a combattere per lo Stato Islamico. Niente che possa far pensare ad un possibile futuro attentato, ma di sicuro una simpatia sospetta e una situazione da tenere monitorata.
L'Isis può fare proseliti anche in carcere e per questo la Polizia Penitenziaria ha formato alcuni agenti per controllare che il fondamentalismo non si propaghi tra le celle. In Italia, sono quasi 10.000 le donne e gli uomini mussulmani. Di questi circa il 5% ha gioito dopo gli attentati dell'Isis oppure, come nel caso di Verona, ha mostrato la volontà di volersi schierare dalla parte di Daesh. Per stanarli e controllare le loro attività sono anche stati inviati nelle carceri degli uomini dei servizi segreti che lavorano sotto copertura.