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Cronaca

Terremoto a Kos: "La gente dormiva in spiaggia per paura di altri crolli"

Un 34nne originario di Verona, che lavora sull'isola travolta dal sisma, ci ha raccontato le concitate ore che si sono susseguite dopo la scossa: "In molti erano in lacrime, alcuni si sono recati al Pronto Soccorso"

Sono stati attimi di grande paura quelli vissuti sull'isola di Kos nella notte tra giovedì e venerdì, quando un terremoto di magnitudo 6.7 ha investito le isole greche del Sud-Est del mar Egeo, intorno all'una e trenta. 
Sul posto erano presenti alcuni turisti scaligeri ed anche alcuni veronesi che nella zona attualmente lavorano. È il caso di Gian Matteo, 34enne della città, che contattato dalla nostra redazione ha raccontato le difficoltà di queste ore, ma anche la pronta reazione degli abitanti dell'isola. 

"Quando è arrivata la scossa ero a letto, così mi sono alzato e sono salito in sella alla bicicletta, per andare a vedere verificare la situazione in centro, in caso servisse una mano. Lungo la strada ho visto un minimarket il cui interno era completamente sottosopra, ma dove non sembravano esserci feriti, così ho proseguito". 
La parte storica del centro è quella maggiormente frequentata dai turisti in vacanza sull'isola, dove sono presenti i principali locali e dove gli edifici risultano essere anche più datati.

IL VIDEO GIRATO AL PORTO

"La gente era tutta in strada, spaventatissima. Lì si trovavano i due turisti morti e la maggior parte dei feriti: al momento del terremoto erano in questo locale, il White Corner, lungo la cosiddetta 'bar street', il cui tetto è in parte crollato. Anche parte della moschea e una altro edificio storico hanno subito dei crolli, mentre il porto sembra essere leggermente sprofondato. Ad un certo punto si è manifestata anche un'onda anomala, che ha travolto alcuni mezzi parcheggiati come scooter e motocicli vari, ma fortunatamente si è trattato di una cosa contenuta e non ha provocato particolari danni". 

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Ma la gente come ha reagito? "In molti erano in lacrime, alcuni si sono recati al Pronto Soccorso e quasi tutti hanno preferito dormire, o almeno provarci, in spiaggia, dopo essere rimasti in strada per buona parte della notte: muniti di lettino, si sono messi all'aria aperta per paura di nuovi crolli, visto che comunque si percepivano ancora alcune scosse di assestamento. I danni principali alla fine li hanno subiti gli edifici più datati, la gente del posto si è subito messa al lavoro". 

La vita quindi è ripartita subito? "Si, alle 3-4 del mattino la gente era già al lavoro per sistemare quanto possibile e ripartire già questa mattina. Buona parte dei negozi non hanno subito danni particolari e hanno solo dovuto riordinare tutto: certo, per alcuni lavori occorrerà attendere ma intanto in molti oggi erano già in spiaggia. Nonostante parte della città sia senza acqua, si cerca di tornare subito alla normalità. Non è stata una catastrofe come Amatrice e non c'è stato uno Tsunami che ha messo in ginocchio i locali: vorrei che questo messaggio passasse, anche per rassicurare gli italiani che hanno qui hanno amici o parenti". 

Terremoto a Kos: le immagini di un veronese

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