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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Borgo Roma / Via Polveriera Vecchia

Salvarono bimbo dalle macerie del terremoto dell'Irpinia, dopo 42 anni si ritrovano

Toni all'epoca aveva 11 anni e rimase bloccato per tre giorni. A tirarlo fuori dalle macerie una squadra di vigili del fuoco partita da Verona

Domani è il 23 novembre, anniversario del terribile terremoto dell'Irpinia. Una ricorrenza che, in questa vigilia, i vigili del fuoco hanno voluto ricordare con una bella storia. La storia di Toni, un uomo che aveva 11 anni nel 1980, quando la terra tremò nel territorio campano. Toni restò per tre giorni bloccato sotto le macerie e fu salvato da una squadra di pompieri partita da Verona. Nei mesi scorsi, la squadra si è riunita nella caserma scaligera ed ha scattato una foto simile a quella che li aveva immortalati 42 anni fa in Irpinia. «Ma con una variante - hanno scritto i vigili del fuoco - L'uomo accovacciato, il secondo da destra, è Toni, il bambino salvato. Dopo aver cercato di mettersi in contatto a lungo, si sono ritrovati».

A sinistra la squadra veronese partita per l'Irpinia. A destra la squadra oggi insieme all'uomo che allora fu salvato

«Ogni intervento svolto, da quello apparentemente più semplice al più complesso, lascia in ogni vigile del fuoco una traccia, alcune più profonde di altre», si legge sul sito del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dove è stato ricordato del salvataggio di Toni e dove è stato riferito dell'incontro, avvenuto 42 anni dopo, tra Toni e i pompieri che lo tirarono fuori dalle macerie.
Il Corpo nazionale ha riportato le cifre del massiccio intervento in Irpinia per il terremoto: da tutta Italia si mobilitarono 4.259 vigili del fuoco con oltre 1.100 mezzi per prestare soccorso alle popolazioni colpite. «Tra le squadre partite dai comandi della penisola c’era anche quella composta da otto vigili provenienti da Verona: Luigi, il capo reparto, Giovanni R., il capo squadra, Remo, Giovanni S., Fabrizio, Marco, Ettore e Roberto - si legge sul sito - Partirono nella tarda sera del 23 novembre alla volta di Padova per unirsi alla colonna mobile regionale e, dopo un giorno di viaggio, arrivarono ad Avellino, per essere subito dirottati a Lioni, un paesino a pochi chilometri di distanza. Nell’area in cui furono assegnati c’era una delle tante palazzine crollate, sotto le quali non si sapeva se ci fossero delle persone intrappolate. Dopo 24 ore ininterrotte di ricerche non ci fu nessun ritrovamento. Solo il mattino del 26 novembre, in un momento di silenzio assoluto con strumenti e ruspe spente, la squadra udì un lamento, quello di un bambino: con non poche difficoltà e rischi, anche per le frequenti scosse, i vigili non smisero mai di parlare con lui. Dopo aver scavato per quattro ore con martelli, scalpelli, dischi da taglio e il più delle volte solo con le mani, lo raggiunsero a tre metri di profondità. Toni, questo il nome del piccolo di 11 anni, che dopo aver passato tre giorni sotto le macerie, era salvo e stava bene. "Penso che sia stato il momento più toccante che ci ha ripagato di tutto il lavoro svolto durante il periodo di permanenza a Lioni", scrisse Luigi sulla sua relazione d'intervento il 2 marzo 1981».

Di quella squadra, purtroppo, è venuto a mancare Giovanni R. nel 2001. A sostituirlo, nella foto che quest'anno è stata fatta insieme a Toni nella caserma di Verona, c'era il figlio Andrea, vigile del fuoco anche lui.

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