È stato forse il sistema d'allarme, o magari le sirene delle Volanti in lontanza, a mettere in fuga i banditi che alle 3.40 di venerdì hanno sfondato la vetrina del Tigotà. Sulla vicenda stanno indagando gli uomini della questura scaligera, nel tentativo di risalire agli autori del tentato colpo. 
Tentato perché dal negozio di prodotti per la casa e di bellezza non è stato rubato nulla: difficile stabilirne ora il motivo, mentre le forze dell'ordine proseguono nelle loro attività, partendo dall'auto utilizzata come ariete, una Renault risultata poi rubata. Il veicolo verrà esaminato dalla Scientifica, alla ricerca del più piccolo indizio. 
Intanto il negozio ha ripreso la sua regolare attività, sistemando i danni strutturali causati dai ladri e aggiungendo alcuni paletti perché la spaccata non si ripeta.