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Cronaca

"Teatrofarm", il teatro sullaia a due passi da Piazza Bra

In scena "I shake you" il nuovo spettacolo made in Impiria

Terzo appuntamento per “Teatrofarm”, la nuova iniziativa teatrale progettata dalla Fattoria Didattica Giarol Grande in collaborazione con il Teatro Impiria di Andrea Castelletti, con il patrocinio degli assessorati all’Ambiente e Patrimonio e con la Circoscrizione 7^ del Comune di Verona. Mercoledì 13 luglio va in scena il nuovo spettacolo del Teatro Impiria "I shake you", scritto e diretto dal comico Diego Carli. La pièce è decisamente originale. Sulla scena due attori apparentemente agli antipodi: lui, comico da strapazzo che non si arrende all’evidente mediocrità della sua vita e lei, attrice di prosa classica, incompresa e ancora alla ricerca di sé stessa. I due si confessano in un luogo poco intimo, un palcoscenico, attraverso le grandi parole di Shakespeare. Portano in scena i problemi di tutti i giorni, non calandosi nei personaggi rappresentati ma ricucendo i caratteri, le emozioni e le parole su sé stessi, partendo da due punti di vista diametralmente opposti, due mondi: uomo e donna, comico e drammatico, che si respingono, si cercano, si perdono e si ritrovano. Parlare della propria vita, attraverso le immagini descritte da Shakespeare, porterà i due protagonisti a confrontarsi e Lady Macbeth, Otello, Desdemona saranno i testimoni di una storia buffa e tragica allo stesso tempo e dal finale imprevedibile.

<< Dedicarsi ancora a Shakespeare – dichiara il regista Diego Carli – lo trovavo stucchevole. Probabilmente ancora adesso penso sia troppo sfruttato e per certi versi comodo da rappresentare se si vuole andare sul sicuro. E’ stato fatto di tutto, rappresentato in tutti i modi e in tutte le versioni insomma: perché ancora Shakespeare? La mia più che una sfida è un pretesto. Infatti in questo spettacolo non si parla di Shakespeare ma attraverso Shakespeare>>.

Il mondo del cabaret si incontra con il mondo del teatro, ecco il pretesto. E’ la voglia di raccontare storie di tutti i giorni, le passioni e le delusioni di questo mestiere ma anche i dolori e i desideri di un uomo e una donna che non si incontrano mai se non attraverso i versi dell’autore, quando si fanno impossessare dai personaggi. << Volevo inoltre ricondurre la figura dell’attore alla dimensione di persona – prosegue Carli – e farlo così avvicinare il più possibile al pubblico. L’attore entra ed esce dal carattere che rappresenta per riacquistare la propria dimensione e rendere vera la relazione con la platea e con il compagno di palco>>. E’ questa una prova d’attore ma anche una prova di carattere che mette alla prova lo spettatore costretto ad immedesimarsi nei protagonisti e subire le mille situazioni in continua evoluzione che lo spettacolo propone.

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