Taxi irregolare per la movida veronese, autista finisce nei guai
Aveva una licenza per Noleggio con conducente ma non aveva rispettato le restrizione previste, adesso rischia di perdere l'autorizzazione a trasportare le persone
Un autista professionale è stato multato venerdì sera dalla polizia municipale perché trasportava in modo irregolare delle persone a bordo del veicolo associato alla sua autorizzazione di noleggio con conducente, un’auto a nove posti. L’uomo, titolare di regolare licenza rilasciata da un comune contermine, effettuava di fatto il collegamento tra i principali luoghi dello svago veronese, tra i locali del centro dove si inizia la serata e quelli dove prosegue, principalmente discoteche. Un servizio a metà tra il taxi, perché effettuato a chiamata immediata, e la navetta, visto che i percorsi semi standard, i locali e i luoghi d’incontro sono spesso i medesimi. Al conducente è stata perciò ritirata la carta di circolazione e l’autorizzazione di esercizio, per l’invio al dipartimento dei trasporti terrestri.
LA LEGGE - In caso di violazione delle prescrizioni dell’autorizzazione, come in questo caso, il codice della strada prevede una sanzione amministrativa da 83 a 329 euro. La posizione è stata comunicata anche al Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, per eventuali provvedimenti specifici locali. Da un punto di vista normativo nessun dubbio sul fatto che l’uomo stesse effettuando il servizio in modo irregolare, visto che questo tipo di noleggiatori può effettuare il servizio in un comune diverso solo se il cliente ha precedentemente pattuito e concordato il trasporto. È questa prenotazione, effettuata con i più diversi sistemi, dal fax alla mail, che concretizza la lettera d’incarico da tenere a bordo del veicolo e, quindi, legittima la presenza e la sosta su area pubblica del veicolo al di fuori del comune di appartenenza al fine di attendere il cliente specifico, che ha prenotato il servizio. Solo i noleggiatori in possesso di autorizzazione rilasciata dal Comune di Verona, infatti, possono operare all'interno dell'area comunale di appartenenza in assenza di tale lettera d'incarico anche se non sono esclusi dall’obbligo di rivolgere il servizio ad utenza specifica con la quale sono stati presi accordi precedenti, e non indifferentemente a qualsiasi passante, come avviene per i taxi. La Polizia municipale è costantemente impegnata in questo tipo di controlli poiché questi trasporti, apparentemente semi-regolari, costituiscono di fatto una concorrenza sleale per i tassisti.