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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Plateatici, si pagherà solo per l'utilizzo effettivo. Bozza: «Non basta»

La giunta comunale di Verona cambia le regole per il pagamento della tassa per l'occupazione del suolo pubblico, ma per il consigliere comunale di opposizione bisognerebbe annullare l'imposta per quest'anno

In questi giorni, a Verona e nel resto d'Italia, tutte le attività che potrebbero usufruire dei plateatici sono chiuse a causa dell'emergenza coronavirus. Anche i ristoranti che tengono accese le cucine stanno in piedi solo grazie alle consegne a domicilio. Questa la situazione prevista fino al prossimo 3 aprile, anche se sembra scontato che le attuali situazioni vengano prorogate di almeno altre due settimane.
Ma il Comune di Verona già pensa al dopo-emergenza, quando bar, osterie e ristoranti potranno di nuovo accogliere i loro clienti, magari su sedie e tavolini esterni. E così la giunta comunale ha modificato le disposizioni sui plateatici per il 2020. Per venire incontro ai titolari delle attività, l'amministrazione ha disposto che il pagamento della tassa per l'occupazione del suolo pubblico sia pagata da quando gli esercenti posizioneranno i plateatici. In sostanza, l'imposta sarà pagata solo per l'effettiva occupazione del suolo pubblico e non per l'intero periodo in cui il Comune concede il posizionamento dei plateatici.

«Si tratta di disposizioni più favorevoli rispetto a quelle di prima, ma non sono ancora sufficienti», ha commentato il consigliere comunale di opposizione Alberto Bozza.

La giunta comunale avrebbe dovuto rinunciare al pagamento di tutti i plateatici per l'intero 2020 e fino alla stagione estiva 2021. Questo per dare un tangibile aiuto a chi non ha potuto incassare nulla in queste settimane e non potrà farlo neppure nelle prossime, ma che deve comunque affrontare delle spese fisse molto alte e tentare di ridare il lavoro ai dipendenti. Così come va perseguito per un analogo periodo l'annullamento di tutte le tasse locali, incluse le tasse rifiuti e la sospensione di tutte le bollette collegate alle utenze.

E sul punto delle tasse comunali, Bozza chiede che tutte le forze politiche della città si confrontino con le categorie economiche e produttive e le rappresentanze sociali per decidere dove destinare i milioni di euro che la città di Verona necessiterà per superare la crisi economica creata dalla pandemia. «La priorità sarà l'aiuto alle persone in difficoltà, ma senza dimenticare che aiutare a rimettere benzina nel tessuto economico vuol dire rimettere in circolazione il lavoro - ha concluso Bozza - È il momento in cui la politica deve dare prova di grande maturità, oggi non è più il tempo di maggioranza e opposizione, oggi è il tempo di agire subito uniti. Ma spetta al primo cittadino saper ascoltare e coinvolgere tutti, non c’è più tempo, non bisogna aspettare, bisogna agire».

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