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Cronaca Centro storico / Marcantonio Bentegodi

Tassa sui fedeli in Germania, la dovrà pagare anche Luca Toni: 1,7 milioni di euro

Il centravanti dell'Hellas ha giocato e vissuto a Monaco di Baviera tra il tra il 2007 e il 2010 ed è stato chiamato dalle autorità tedesche a pagare la tassa sulla fede religiosa. Non si arresta la bizzarra vicenda

La notizia che Luca Toni è stato chiamato dalle autorità tedesche a pagare la KirchenSteuer, cioè la cosiddetta tassa sui fedeli che i credenti sono obbligati a versare in Germania, risale al marzo scorso. Ma il Corriere del Veneto, che a sua volta si rifa la giornale tedesco Bild, comunica che oggi giovedì 16 luglio, l'attaccante dell'Hellas è comparso davanti alla Corte di Appello di Monaco. Toni ha da sempre affermato di non essere mai stato al corrente dell'esistenza di questa imposta, perciò quando ha giocato nel Bayern Monaco tra il 2007 e il 2010, non ha versato quanto ora contestato.

Si tratta di un milione e 700mila euro che il calciatore dovrebbe versare alle casse tedesche, se le accuse a suo carico saranno accolte. Da parte sua, Luca Toni accusa il suo commercialista dell'epoca e la stessa squadra del Bayern, rei di non averlo informato della KirchenSteuer. D'altro canto, il centravanti è un cattolico praticante, perciò secondo la legge avrebbe dovuto dichiararlo, come richiesto, nelle dichiarazione dei redditi compilate quando giocava in Germania.

Sempre secondo quanto riferisce il Corriere, il giudice di Monaco ha aggiornato la seduta e, quindi, ancora non si sa se Luca Toni riuscirà a non pagare questa "benedetta" imposta.

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