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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Taglio ai trasporti. Flavio Tosi: "La Regione faccia la sua parte e lo integri"

Per il Veneto, la riduzione dei finanziamenti è di 11 milioni, di cui 1,2 per Verona. Il sindaco: "A rischio la regolarità del servizio e potrebbero aumentare i prezzi di biglietti e abbonamenti"

"La Regione intervenga con risorse proprie per integrare i tagli al Fondo Nazionale Trasporti, altrimenti le aziende di trasporto pubblico del Veneto non riusciranno a garantire la regolarità del servizio o dovranno per forza aumentare il prezzo di biglietti e abbonamenti".

È l’invito pressante che il sindaco di Verona Flavio Tosi rivolge al presidente Zaia affinché la Regione faccia la propria parte per mettere le aziende di trasporto del Veneto al riparo dai rischi derivanti dalla riduzione dei finanziamenti prevista per il 2017 nell'accordo Stato-Regioni. Una sforbiciata da 11 milioni di euro per il Veneto che passerebbe dai 407 milioni del 2016 ai 396 del 2017. Per Verona, questo si traduce in un taglio di 1,2 milioni e nella perdita di 680 mila chilometri di percorrenze.

"La situazione è molto preoccupante - sottolinea Tosi - perché le aziende di trasporto pubblico della Regione rischiano di vedersi penalizzate economicamente senza avere il tempo materiale di adottare le contromisure tecniche per adeguare il servizio. Le nostre aziende in questi anni hanno fatto sforzi enormi per efficientare e razionalizzare i servizi, per migliorare l'offerta di trasporto, per incrementare il rapporto tra i ricavi da traffico e costi operativi. La Regione Veneto è l'unica che non integra i fondi di provenienza governativa e non si capisce bene il motivo, visto che tale scelta comporterebbe un sacrificio modesto per il bilancio regionale. Tra l'altro, tra il trasporto pubblico su gomma e quello su ferro l'unico a risentirne è il primo, dato che sul ferro non è previsto alcun tipo di taglio. Invito quindi caldamente il presidente Zaia ad attivarsi tempestivamente per sostenere il sistema delle aziende di trasporto venete, evitando di penalizzare i cittadini che hanno tutto il diritto di poter continuare a contare su un servizio pubblico efficiente senza vedersi caricare sui bilanci familiari l’ennesimo aggravio economico".

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