Un tavolo nazionale convocato dall’Unione delle province italiane per fare il punto sulla situazione della mobilità e dei trasporti alla luce dei tagli della Finanziaria del Governo Berlusconi. A coordinare i lavori e gestire il dibattito tra le 27 province rappresentate, è stato il presidente scaligero Giovanni Miozzi. Sono state affrontate, in particolare, le problematiche sull’intero territorio nazionale in seguito alle minori risorse statali e regionali a disposizione del trasposto pubblico: un taglio che si prevede sarà del 15 o addirittura 20 per cento senza per altro avere certezza neppure dei finanziamenti futuri. Con il rischio da un alto di dover ridurre i servizi ai cittadini e di dover individuare risorse alternative, dall’altro di rendere ancora più difficoltosa la programmazione del prossimo anno.
“Stiamo lavorando alla stesura di un documento unitario di tutte le province italiane da presentare a Governo e Regioni- ha annunciato Miozzi-
perché rivedano la politica della mobilità e dei servizi pubblici. Siamo preoccupati soprattutto per il servizio di trasporto pubblico locale destinato ai disabili e agli studenti. Pensiamo debbano essere rivisti anche gli standard minimi previsti dal decreto Burlando. La battaglia più importante sarà, in ogni caso, vedersi riconosciuta e versata l’iva sui trasporti".
"Molti interventi in più per la sicurezza stradale" la richiesta di Miozzi, magari "intervenendo con progetti mirati di educazione alla guida sicura". I premi altissimi pagati alle assicurazioni delle tratte stradali di competenza provinciale potrebbero essere ridotti adottando per esempio un sistema di rilevamento coma ha sta già facendo in via sperimentale la Provincia di Isernia.