In casa il kit del "perfetto taccheggiatore", una lista di negozi da colpire e 30 mila euro di refurtiva: denunciati
L'operazione dei carabinieri scaligeri è partita da un fermo eseguito al centro commerciale VeronaUno ed è arrivata fino ad un'abitazione di Vicenza, portando alla fine al deferimento di 5 persone per ricettazione
Potrebbero essere i componenti una banda di ladri specializzati in furti seriali negli esercizi seriali, i cinque individui denunciati nei giorni scorsi dai carabinieri della sezione operativa di Verona: si tratta di quattro uomini ed una donna, tutti di origine serba, ritenuti responsabili di aver ricettato numerosi oggetti rubati presso negozi ubicati in diverse località del Nord Est.
L'indagine ha preso il via nel mese di marzo, quando il personale della Sezione Radiomobile dell'Arma ha bloccato un cittadino straniero al centro commerciale Verona Uno di San Giovanni Lupatoto, mentre cercava di appropriarsi di materiale elettronico. A quel punto i militari, con pazienza, avrebbero ricostruito i suoi movimenti, scoprendo che disponeva di una mappa completa degli esercizi da colpire e che li raggiungeva munito di una grossa calamita o di altre attrezzature per neutralizzare i sistemi antitaccheggio. Monitorandolo, gli investigatori sarebbero giunti infine ad un’abitazione di Vicenza, dove verosimilmente dimoravano altri stranieri sodali, ritenuti a loto volta dediti alla commissione di questo tipo furti.
È stata eseguita quindi un perquisizione dell'abitazione con il supporto dei carabinieri di Vicenza, che avrebbe permesso di rinvenire l’armamentario del "perfetto taccheggiatore": uncini per la rimozione delle placche antitaccheggio, fasce elastiche per celare sotto gli abiti il maltolto e addirittura un jammer per disturbare le frequenze delle barriere antitaccheggio, oltre a questo anche due taccuini al cui interno erano ben descritti i futuri negozi da colpire, tutti ubicati in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Toscana.
Nel corso delle operazioni è stata anche trovata e sequestrata una cospicua refurtiva: numerosi capi di abbigliamento di marca, scarpe sportive, profumi costosi, ma anche trapani ed altri attrezzi, per un valore complessivo di circa 30 mila euro.
Secondo quanto accertato dall'Arma, le persone deferite, una volta portato a termine il furto, provvedevano immediatamente a rivendere la refurtiva on line, ovviamente a prezzi particolarmente vantaggiosi.