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Cronaca Centro storico / Via Pellicciai

Svastiche e la scritta "Juden" tracciate sulla sinagoga di Verona

Spray nero sulla facciata dell'edificio religioso: l'azione antisemita di sabato notte è stata messa in opera da alcune persone incappucciate e ripresa dalle telecamere di sorveglianza

Alcune svastiche, la stella di David e la scritta “Juden” sono state tracciate con spray nero sulla facciata della sinagoga di Verona. L'azione antisemita dell'altra notte è stata messa in opera da alcune persone incappucciate e ripresa dalle telecamere di sorveglianza che hanno fornito alla Digos i primi elementi di indagine. Non è la prima volta, come indica l'Arena, che a Verona appaiono simili "ricordi" nazisti: negli anni e nei mesi scorsi svastiche erano state dipinte su cassonetti e davanti al cimitero ebraico.

E' però la prima volta che i simboli vengono dipinti sulla facciata della sinagoga in pieno centro storico. Disegni e scritta, già cancellati dall'Amia, sono apparsi proprio nel giorno in cui la comunità ebraica si riuniva per celebrare il primo arrivo in città, dopo 150 anni, di una Sefr Torah, un rotolo contenente gli scritti sacri ebrei. L'intento sarebbe stato infatti quello di rovinare una festa che è stata "invece densa di emozioni e momenti di grande suggestione".Il rinvenimento delle scritte è avvenuto verso le 8e30, sabato notte, sui muri fra via Mazzini e via Pellicciai. A lanciare l'allarme è stata Elena Gantz, segretaria della Comunità ebraica. 

LE REAZIONI - Stamattina, l'Unione delle Comunità ebraiche italiane e la Comunità ebraica di Verona hanno voluto condannare l'azione antisemita che ha portato all'imbrattamento dei muri della sinagoga con "scritte e simboli che richiamano a un periodo oscuro per l'Italia e per il mondo intero".

Spiega una nota rilasciata dalle Comunità: "Riteniamo che proprio il successo ottenuto dall'iniziativa della Sefr Torah, capace di richiamare a Verona centinaia di persone da tutta Italia lasciando una traccia memorabile nella vita di questa Comunità, sia la miglior risposta a chi vigliaccamente fomenta sentimenti di odio e violenza. Unitamente a questo aspetto vogliamo sottolineare l'immediata solidarietà e il concreto impegno per l'individuazione dei responsabili manifestatoci dalle istituzioni veronesi e dalle Forze dell'ordine". "Qualsiasi rigurgito è estramente negativo, ma non va enfatizzato perchè a fronte di uno che decide di apporre un segno su di un muro, ci sono centinaia di migliaia di cittadini che amano la democrazia" ha invece spiegato Riccardo Calimani, presidente della Comunità rbraica di Venezia.

"La più ferma condanna da parte del sindaco e quindi di tutta la città di Verona nei confronti di un gesto inqualificabile - ha invece reagito il sindaco di Verona, Flavio Tosi -. I rapporti tra la città, l’amministrazione comunale, i cittadini e la Comunità ebraica sono sempre stati di grande stima, solidarietà reciproca e collaborazione. Questo resta il gesto di quattro idioti che speriamo vengano identificati e puniti dalle Forze dell’ordine".

Solidarietà arriva anche dal Partito democratico veronese: "Concordiamo con i rappresentanti della comunità ebraica veronese: il rischio più grande insito nel miserabile imbrattamento della sinagoga con una svastica non sta tanto nel gesto in sé (la nostra democrazia è ancora in grado di circoscrivere le frange estreme della destra) ma nella tiepidezza con cui esso viene ricevuto da una città a poco a poco assuefatta a crimini di questa matrice. Per questo chiediamo all'amministrazione di reagire con vigore a questo nuovo gesto di prevaricazione e di farlo non con una condanna generica e rituale ma con un'iniziativa pubblica di solidarietà che veda in prima fila tutte le autorità cittadine. Un'iniziativa capace di coinvolgere fattivamente tutte le realtà religiose, associazionistiche, del volontariato e anche economiche cittadine perché sia chiaro a tutti, dentro e fuori della città, che Verona è contro ogni discriminazione e a favore della convivenza tra tutte le religioni e le confessioni. Siamo certi che questo, assieme all'azione delle forze dell'ordine che sapranno individuare i colpevoli e infliggere loro una pena esemplare, secondo norma di legge, potrà contribuire al riscatto dell'immagine della città, talvolta offuscato dall'indifferenza verso espressioni criminali di questo genere".

"Un fatto inquietante soprattutto perché nasconde la volontà di ferire con un simbolo di morte la comunità ebraica. Noi diciamo che chi ferisce gli ebrei ferisce noi". E' la reazione del senatore Udc Antonio De Poli alla notizia. "E' un'azione vigliacca. Proprio in questi giorni, la comunità ebraica a Verona si riunisce. C'è un chiaro intento dietro questo gesto offensivo: far male alla comunità ebraica con un simbolo che, tra l'altro, inizialmente non veniva affatto associato alla morte. Al contrario, era un simbolo con significati augurali. L'Udc condanna chi vuole uccidere con le parole e i simboli rifacendosi a un linguaggio che ricorda una delle pagine più buie della storia recente d'Europa".

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