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Cronaca

Sulla "Marezzane" si apre un buco di 26 metri

Gli speleologi avrebbero scoperto che a lato ci sarebbe una cavit pi profonda

Si è aperto un altro buco su strada. Questa volta non in città, ma sulla via Marezzane, a Marano. Stavolta però la voragine che si è aperta è ben più profonda di quella di via Faccio: il fondo si trova a 26 metri di distanza, mentre il diametro di apertura è di un metro. Il sindaco di Marano Simone Venturini ha ordinato di chiudere la strada vicinale per accertamenti e per tutelare l’incolumità dei cittadini che usufruiscono della via, transennando l’area circostante con divieto per chiunque di oltrepassare la zona recintata.

“La strada potrebbe essere oggetto di ulteriori cedimenti perché in quel tratto è presente un’instabilità geotecnica e strutturale – ha detto Venturini - La strada vicinale, non comunale, è di proprietà dei frontisti, in primis della Cementirossi. Contatterò i vari proprietari per capire come mettere in sicurezza la strada, sui cui vige un diritto pubblico di passaggio, che legittima l'ordinanza”. La voragine sembra si sia aperta lunedì scorso e i vigili sono stati subito avvisati. Il presidente di Valpolicella 2000 Daniele Todesco ha lamentato che “per chiudere il buco, in un primo tentativo, sono stati usati addirittura materiali di recupero”. “Non è stata usata solo ghiaia proveniente dalle cave, ma anche materiale di scarto con rifiuti di cantiere edile, pezzi di mattoni, piastrelle - continua Todesco -. Abbiamo chiesto l'intervento del Gruppo attività speleologica veronese, il Gasv, per capire la natura di questa cavità”. Gli speleologi si sono calati all’interno del buco, che è risultato di natura carsica a forma di imbuto. La galleria è risultata molto ampia, la roccia erosa dall'acqua molto liscia e pulita, ma la cosa più sorprendente è che, parallela a questa cavità, ce n'è un'altra, alla distanza di un metro circa, più profonda, che non si è ancora aperta in superfice, ma potrebbe farlo da un momento all'altro, data la friabilità del terreno. “È assurdo che si sia deciso di chiudere il buco in questo modo – ha continuato Todesco -, senza fare l'analisi della natura stessa della cavità e poi con materiale edile”. Gli risponde il sindaco: “I rifiuti citati da Todesco? Verificherò se è stato fatto depositare materiale edile e laterizi, e da chi”.

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