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Cronaca San Michele / Via San Michele

Carcere di Montorio, un detenuto si toglie la vita. La denuncia del Sappe

Era un italiano, iniziali G.B., addetto al canile. Il Sindacato della polizia penitenziaria: "Nel 2015 nel carcere scaligero 108 atti di autolesionismo, 23 tentati suicidi e un suicidio"

L'ultimo caso si era verificato nel carcere di Belluno, neanche un mese prima. Venerdì 27 maggio, nella Casa circondariale di Montorio a Verona si è tolto la vita un detenuto, iniziali G.B..

A parlarne ad Askanews è Donato Capece, segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria Sappe. "L'uomo che si è impiccato è di nazionalità italiana, era definitivo, ed era addetto al canile - ha dichiarato Capece - Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l'obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l'Italia è certamente all'avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte stress per il personale di polizia e per gli altri detenuti. Per queste ragioni un programma di prevenzione del suicidio e l'organizzazione di un servizio d'intervento efficace sono misure utili non solo per i detenuti ma anche per l'intero istituto dove questi vengono implementati".

I dati aggiornati al mese di aprile mostrano che nel carcere veronese ci sono 352 posti letto regolamentari, ma i detenuti sono 466. "Nel 2015 - ha concluso Capece - si sono verificati nel carcere scaligero 108 atti di autolesionismo, 23 tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, 1 suicidio, 165 colluttazioni e 27 ferimenti".

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