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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Stadio

Striscione fuori dal Bentegodi con le coordinate per invitare a bombardare Napoli: «Imbecillità (sub)umana»

Il fatto è stato ripreso con un post su Facebook dallo scrittore Maurizio de Giovanni: «Sempre ammirevolmente pronti a cogliere elementi di stretta attualità per rinnovare la propria profonda idiozia razzista»

«Il raffinato, intelligente e geografico striscione della curva veronese, che dà ai missili russo ucraini la corretta localizzazione dell’obbiettivo. Per chi non lo sapesse, sono le coordinate della mia città. Sempre ammirevolmente pronti a cogliere elementi di stretta attualità per rinnovare la propria profonda idiozia razzista.
Solo per farci capire con un plastico esempio a che punto può arrivare l’imbecillità (sub)umana, e come in un cervello troppo angusto possano mescolarsi cose molto serie e fesserie». 
È lo scrittore partenopeo Maurizio de Giovanni a spiegare dettagliatamente lo striscione spuntato nella zona dello Stadio la notte che precede la sfida di campionato tra Hellas Verona e Napoli. Un post diventato virale e che ha fatto quindi il giro del web. 

«Il sindaco condanni lo striscione»

«Non esistono parole per commentare l’imbecillità dello striscione esposto al Bentegodi da pseudo tifosi dell’Hellas contro la città di Napoli». È Michele Bertucco, di In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista, a commentare lo striscione appeso dagli ultras scaligeri: «Augurare il bombardamento di una città non può essere considerata goliardia ma solo stupidità. Spero che le indagini, già in corso, riescano ad individuare gli autori di questo gesto, che ancora una volta getta discredito su Verona. Attendo la condanna da parte del sindaco a nome di tutta la città e non le solite dichiarazioni di circostanza e di giustificazione. Di fronte ad una guerra che sta portando morte e distruzione in Ucraina e con milioni di profughi dobbiamo lavorare insieme per fermarla e non lasciare spazio agli imbecilli».

Per Traguardi, hanno invece rilasciato una nota Tommaso Ferrari e Pietro Trincanato: «Siamo di fronte all'ennesima provocazione dai toni e contenuti inaccettabili. Il problema è sempre lo stesso: una piccola, ma rumorosissima parte della città si sente libera di dire e fare qualsiasi cosa, nascondendosi dietro la goliardia e la certezza che la copertura politica non tarderà ad arrivare con i soliti pretesti. Giustificazioni inaccettabili almeno quanto il messaggio dello striscione, in un momento in cui, fra l'altro, lo sport potrebbe davvero rappresentare un simbolo di pace. Questo caso farà eccezione? Speriamo di sì e per questo attendiamo la condanna del gesto da parte dell'Amministrazione comunale. Voler bene a Verona significa anche difenderla da chi vuole metterla in cattiva luce».

La condanna della società

«Hellas Verona FC si fa portavoce, oggi come sempre, di un messaggio di pace, condannando qualsiasi atto, gesto ed esternazione che possano generare - in qualsiasi forma e misura - incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione», ha scritto sui social la società.

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