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Cronaca

A Porta a Porta, il caso di Gianfranco Stevanin che parla dal carcere

Due le interviste esclusive del programma di Rai 1, una al «serial killer di Terrazzo» e l'altra al figlio di una delle sue vittime

Nella puntata di ieri, 15 gennaio, di Porta a Porta, celebre programma di approfondimento in onda su Rai 1 e condotto dal giornalista Bruno Vespa, è stato nuovamento affrontato il caso di Gianfranco Stevanin. La puntata si può vedere integralmente a questo link e del cosiddetto «serial killer di Terrazzo» si parla dopo circa un'ora dall'inizio della puntata. 

Inizialmente, viene sintetizzata la vicenda. Gianfranco Stevanin è un uomo di 59 anni che dal 1994 è in carcere. È stato condannato all'ergastolo perché ritenuto responsabile di violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere di sei donne.
Ma i contributi più interessanti forniti dal programma di Rai 1 sono due interviste esclusive, una allo stesso Stevanin e l'altra al figlio di una delle sue vittime, Claudia Pulejo.
Il figlio di Claudia Pulejo si chiama Alessandro ed era stato dato in adozione quando aveva solo un anno e mezzo. Ora ha 33 anni, parte dei quali vissuti alla ricerca della sua vera madre. E anche di questa ricerca ha parlato a Porta a Porta, delle ricerche nei cimiteri veneti e delle domande fatte per scoprire chi lo aveva messo al mondo. Non ha potuto dire come, ma con un po' di fortuna Alessandro ha potuto scoprire che sua madre era Claudia Pulejo ed ha potuto anche conoscere i suoi parenti di sangue. Nel tempo, Alessandro, ha potuto recuperare anche delle foto, in particolare una in cui la mamma lo tiene in braccio, che viene mostrata a tutti. Con il suo intervento, Alessandro ha voluto ricostruire in modo positivo l'immagine di sua madre. E durante la puntata, il 33enne ha potuto anche sentire le parole dell'altra intervista, quella fatta nel carcere di Bollate a Stevanin. Per lui, ha espresso la speranza che il carcere sia servito e che, se dovesse tornare in libertà, lui non sia più un uomo pericoloso.
Dal carcere, Stevanin ha ribadito la volontà di voler usufruire dei permessi premio per uscire dal carcere, se la legge glielo permetterà, e il sogno di metter su famiglia. Anche se il primo desiderio che vorrebbe esaudire è quello di fare una lunga passeggiata, una volta in libertà. Stevanin ha detto che all'epoca dei fatti non era con la testa a posto, ma non si è definito pazzo. Ed ha aggiunto che le donne sono morte per dei giochi erotici finiti male e che se potesse tornare indietro non rifarebbe più gli stessi sbagli.

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