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Verona, apertura della stagione venatoria 2015-2016: tutte le informazioni utili

Domenica 20 settembre si apre la stagione della caccia in tutta la regione Veneto e anche in provincia di Verona. Presentato ai Palazzi Scaligeri il calendario 2015-2016

Il 18 settembre, nella sala Rossa del Palazzo Scaligero, il presidente Antonio Pastorello ha presentato il calendario della stagione venatoria 2015/2016. Erano presenti: Stefano Casali, consigliere regionale; Andrea Sardelli, consigliere provinciale con delega alle Politiche del settore faunistico (caccia e pesca) e Ambiente; Anna Maggio e Damiano Cappellari, rispettivamente comandante e vicecomandante del Corpo di Polizia Provinciale; i presidenti delle Aziende faunistiche venatorie, dei Comprensori Alpini, degli ATC e delle Associazioni dei cacciatori.

La stagione venatoria regionale 2015-2016 si aprirà ufficialmente il 20 settembre 2015 per concludersi il 31 gennaio 2016. L'apertura generale della caccia è unica per tutta l'Italia e interessa le principali specie, come ad esempio il fagiano, la starna, l'allodola, i tordi, le anatre e la lepre. La Regione, attraverso il calendario venatorio, ha comunque previsto alcune restrizioni della tempistica di prelievo all'interno delle Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.). L'apertura interessa sia le zone di pianura e collina, rappresentate dagli Ambiti territoriali di caccia, che quelle di montagna, rappresentate dai Comprensori alpini, oltre che degli istituti venatori privatistici. La caccia nella zona alpina è stata ulteriormente regolamentata dalla Provincia prevedendo specifiche limitazioni, come richieste dagli stessi Comprensori: ciò si è reso indispensabile in considerazione delle diverse caratteristiche ambientali presenti. Inoltre, negli Ambiti territoriali n. 3 “Mincio” e n. 5 “Tartaro” sono previste alcune restrizioni alla caccia alla fauna stanziale, con l'obiettivo di una sua maggiore salvaguardia.

Nessuna novità per i circa 7.500 cacciatori della provincia di Verona che si apprestano ad entrare in azione: le regole della caccia per questa stagione sono, di fatto, uguali a quelle delle passate stagioni, sia in termini di periodi che di carnieri. La settimana venatoria inizia il lunedì; sono giorni di divieto per ogni forma di caccia il martedì e il venerdì di ogni settimana anche se festivi. Ogni cacciatore, indipendentemente dal tipo di caccia esercitato, può cacciare per tre giorni settimanali a scelta, con integrazione di due giornate per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre limitatamente al territorio soggetto a gestione programmata della caccia. Alcune specie sono soggette ad eccezioni per tempistiche e modalità di caccia. Tra questi alcuni ungulati (animali dotati di zoccoli) come capriolo, camoscio, cervo e daino, il prelievo dei quali è consentito, sulla base di piani di abbattimento predisposti dalla Provincia, già da giugno (anche se si è interrotto per tutto il mese di luglio) e chiuderà, con il daino, al 28 febbraio. Per altre specie, inoltre, come il merlo, la tortora, la ghiandaia, la gazza, la cornacchia nera, la cornacchia grigia e il colombaccio la caccia è iniziata già a partire dal 2 settembre anche se solo da appostamento. Per quanto riguarda invece il cinghiale, il suo prelievo inizierà a partire dal 1° novembre sino al 31 gennaio, anche se già dal 15 agosto è stata prevista la possibilità di cacciarlo da altana. Anche il giorno di chiusura dell'attività venatoria ha delle variazioni: sarà anticipato per specie come la lepre, la beccaccia, il fagiano, la quaglia; mentre per la ghiandaia, la gazza, la cornacchia nera e la cornacchia grigia è prevista dalla Regione la possibilità di prelievo sino al 10 febbraio.

Il Presidente della Provincia Antonio Pastorello ha così commentato: "Oggi siamo qui per dare l'apertura ufficiale alla stagione venatoria e per presentarne il calendario, e lo facciamo di concerto con tutte quelle forze, associazioni e istituzioni, che permettono che la caccia si eserciti nel migliore dei modi. Nonostante il numero sia in diminuzione, i cacciatori veronesi pronti ad imbracciare il fucile sono molti, più di 7.000, ed è doveroso fornire loro una regolamentazione puntuale e precisa. Quest'anno c'è qualche complicazione in più, perché non è ancora chiaro se la caccia debba rimanere di competenza delle Provincie o se la sua gestione sarà affidata alle Regioni. In ogni caso, ci siamo fatti trovare pronti ed è merito della collaborazione tra le istituzioni e le associazioni del settore. Non è mai semplice coniugare le esigenze diverse delle persone, ma quando l'intelligenza e il buon senso prevalgono, come in questo caso, si riesce senza grossi problemi a trovare un accordo. Auguro a tutti i cacciatori un buon inizio di stagione, convinto che la loro attività, svolta nel rispetto delle regole e dell'ambiente, possa essere un'importante forma di tutela del nostro territorio".

Sulla stagione della caccia è intervenuto anche il Consigliere regionale Stefano Casali: "Nella scorsa legislatura si è lavorato alla legge sulla caccia, ma si può fare ancora molto. La linea politica della Regione è quella di fare tutto di concerto con chi la caccia la conosce e la vive; saranno quindi coinvolte tutte le associazioni del settore. Stiamo anche riflettendo sul futuro della Polizia Provinciale, che è il primo garante dei cacciatori onesti e di coloro che intendono considerare questa attività come un'arte. La Regione presterà molta attenzione affinché le competenze di polizia venatoria e di polizia ambientale non vengano smantellate. Il messaggio che voglio dare oggi è quello di una grande attenzione, di una grande vicinanza e di un impegno costante per tutelare il mondo della caccia"

Ha dato la sua massima disponibilità alla collaborazione anche il Consigliere provinciale Andrea Sardelli: "Come ben sapete io non sono un tecnico, mi sono sempre messo a disposizione di chi è effettivamente sul territorio. Un grosso ringraziamento va, quindi, agli uffici della Provincia che si impegnano costantemente nell'organizzazione dell'attività venatoria. Da questa domenica i cacciatori potranno iniziare la loro attività, che si protrarrà fino al 31 gennaio; i regolamenti sono sostanzialmente uguali a quelli degli anni precedenti sia per quanto riguarda i periodi, sia per i carnieri. Per alcune specie sono previste tempistiche e modalità di caccia differenti; è il caso, ad esempio, degli ungulati o della lepre, della beccaccia, del fagiano. Le date precise e i dettagli riguardo queste eccezioni sono adeguatamente spiegate nell'apposito calendario".

Il Comandante del Corpo di Polizia Provinciale, Anna Maggio, invece, dichiara: "Questo è un anno particolarmente difficile per le Provincie e, soprattutto, per il nostro Corpo di Polizia. Oggi, tuttavia, siamo qui per dire che, nonostante tutto, noi ci saremo. Sicuramente non siamo numericamente equipaggiati come gli scorsi anni e chiedo scusa fin d'ora se non potremo dare a tutti le risposte che si aspettano, ma faremo di tutto per garantire che la caccia si svolga nel modo più regolare possibile. Ringraziamo le associazioni e gli Ambiti che ci stanno aiutando in questa battaglia per salvaguardare la nostra professionalità; questa solidarietà nei nostri confronti dimostra che è nell'interesse di tutti i cacciatori onesti e seri avere un servizio di vigilanza e controllo che garantisca il rispetto delle regole".

Infine, il Vicecomandante Damiani Cappellari conclude: "Come Polizia Provinciale abbiamo rafforzato la nostra attività per domenica, richiamando in servizio anche chi aveva il turno di riposo. In questo modo dovremmo riuscire a garantire una buona copertura sul territorio. Oltre alle disposizioni riportate dal calendario venatorio, raccomandiamo ai cacciatori di mantenere la corretta distanza dagli abitati e di avere rispetto per le colture".

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