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In spiaggia al lago di Garda si può prendere il sole senza indossare la mascherina?

Un solo (bellissimo) lago, tre diverse province e tre regioni, ma soprattutto tre ordinanze che regolano differentemente l'uso della mascherina almeno fino al prossimo 14 giugno

Come ormai ben noto in tutta la regione Veneto è entrata in vigore da ieri, lunedì 1 giugno, la nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia (la numero 55) che, tra le varie cose, ha nettamente cambiato passo circa il tema "mascherine" contro il contagio. Di fatto le norme regionali volute da Zaia sino al prossimo 14 giugno, quando scadrà il Dpcm dello scorso 17 maggio e dunque vi dovrà essere un nuovo provvedimento, non fanno altro che allinearsi alle disposizioni circa l'uso delle mascherine stabilite a livello nazionale. Da più restrittiva che era la norma in Veneto, semplicemente si è adeguata a quanto stabilito dall'ultimo Dpcm firmato dal premier Conte: la mascherina va indossata obbligatoriamente nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, mentre quando si è all'aperto tale obbligo non sussiste, salvo nei casi in cui sia impossibile mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Scarica l'ordinanza numero 55 della Regione Veneto

A ben guardare, in merito alla situazione in esterno, l'ordinanza regionale in Veneto è più precisa, poiché circoscrive l'«obbligo» di indossare la mascherina a quelle situazioni nelle quali «continuativamente» sia impossibile mantenere il distanziamento sociale. Viene cioè aggiunto che perché l'obbligo all'esterno scatti, vi deve essere una certa durata temporale nel corso della quale la distanza di un metro tra le persone non conviventi risulti impossibile da rispettare. Nello specifico, l'art. 1 comma 1 dell'ordinanza numero 55 ordina: «Nel territorio regionale è fatto obbligo di usare le mascherine nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza tra non conviventi. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni nonchè (sic) i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti».

Venendo ora alla nostra questione, è evidente che da ieri con l'entrata in vigore di tale dispositivo, nelle spiagge di tutta la regione Veneto, siano esse al mare piuttosto che al lago, è possibile sdraiarsi e prendere il sole senza indossare la mascherina, purché si eviti di essere «continuativamente» vicini alle altre persone a meno di un metro. Una circostanza che, come precedentemente rilevato, non era invece ammessa fino a domenica, poiché l'ordinanza regionale numero 48 prevedeva l'uso della mascherina come «obbligatorio per chiunque si rechi fuori dell'abitazione», facendo deroga solo nei casi di attività motoria o sportiva con sforzo intenso e, evidentemente, restarsene in panciolle al sole in spiaggia non è uno sforzo fisico intenso e si fa, appunto, all'aperto in riva al mare o lago e cioè fuori dell'abiitazione. Come detto, ora le cose in Veneto sono cambiate, dunque per chi volesse andare sul lago di Garda a prendere il sole non c'è bisogno di indossare la mascherina all'aperto, purché si rispetti il distanziamento sociale. Ma, attenzione, ciò vale solo per le spiagge del lago di Garda sponda veneta, poiché sia sulla sponda bresciana, dunque lombarda, sia sulla sponda trentina, le cose funzionano diversamente, essendo regolate dalle rispettive differenti ordinanze (regionale la prima, provinciale nel secondo caso).

Lago di Garda in Lombardia, come funziona con la mascherina?

Poniamo il caso che un cittadino veronese che abiti nel capoluogo, piuttosto che in provincia come ad esempio nel Comune di Peschiera del Garda, decida da domani 3 giugno, quando gli spostamenti tra regioni diverranno nuovamente consentiti, di recarsi in spiaggia o per una passeggiata nel centro di Sirmione, dunque in Lombardia, dove vigono le norme stabilite dal Dpcm ma anche dall'ordinanza regionale locale, come si deve comportare? 

Ebbene, le regole vigenti in materia di "mascherine" sono molto diverse rispetto alle attuali in Veneto: il governatore della Lombardia Attilio Fontana, infatti, ha firmato il 29 maggio una nuova ordinanza che resterà valida fino al 14 giugno e stabilisce l'«obbligo di utilizzo della mascherina o di altre protezioni» sull'intero territorio regionale tutte le volte che si esce di casa. In particolare all'art. 1 par. 1.1 comma 1 si legge: «Ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione, vanno adottate tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stessi e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca, contestualmente ad una puntuale disinfezione delle mani». 

Scarica l'ordinanza numero 555 della Regione Lombardia

Gli unici soggetti che non sono tenuti al rispetto di tale obbligo, sono «i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i loro accompagnatori», oltre naturalmente a quelle persone che «svolgono intensa attività motoria o intensa attività sportiva», le quali debbono però indossarla non appena sia concluso lo sforzo. Dunque, chi si reca in spiaggia al lago di Garda sulla sponda bresciana è tenuto a rispettare tale norma, quindi ad indossare obbligatoriamente la mascherina anche all'aperto, essendo una spiaggia, evidentemente, «fuori dall'abitazione», ma soprattutto anche mentre è intento a prendere il sole, non essendo questa né un'attività motoria, né un'attività sportiva con sforzo intenso. Se invece questa stessa persona decidesse di fare un bagno nel lago, in tal caso la mascherina potrebbe essere tolta, facendo appunto valere la deroga dell'attività motoria o sportiva con «sforzo intenso». Naturalmente, in tutti i paesi, città o territori in generale della Lombardia si applica tale obbligo di indossare la mascherina per chiunque e, salvo ulteriori proroghe o eventuali rettifiche/modifiche dell'ordinanza (o della sua interpretazione, sia chiaro), sino al giorno 14 giugno compreso.

Lago di Garda sponda trentina, come funziona con la mascherina?

Anche per quel che riguarda la sponda nord del lago di Garda che ricade sotto la provincia di Trento, le cose sono ulteriormente differenti sia per quel che riguarda la sponda bresciana dunque lombarda, sia per quanto concerne la sponda veronese dunque veneta. Se un qualche abitante di Verona o provincia, poniamo, decidesse dal 3 giugno di andare a Riva del Garda, come si deve comportare in materia di mascherine?

Il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, ha emanato giusto ieri, lunedì 1 giugno, una nuova ordinanza che al punto 10 dispone: «È confermato, fino al 14 giugno 2020 compreso, l'obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie tramite mascherina da indossare una volta fuori dalla propria abitazione o domicilio». Alla luce di ciò, dunque, parrebbe ripresentarsi la medesima situazione della Lombardia anche per la sponda trentina e le relative spiagge sul lago di Garda, ma in realtà vi sono alcune precisazioni da fare. Lo stesso punto 10 della citata ordinanza trentina, infatti, specifica alcune eccezioni all'obbligo di utilizzare la mascherina «una volta fuori dalla propria abitazione o domicilio» e, ai fini del nostro discorso, la più rilevante è la seguente: «Nei viaggi su mezzo privato o da soli o in presenza di componenti dello stesso nucleo familiare convivente ovvero in luogo isolato o area pubblica o privata in cui vi è presenza di sole persone conviventi non sussiste l'obbligo di uso della mascherina».

Scarica l'ordinanza PAT del 1/06/2020 della provincia di Trento

In punta di diritto, dunque, parrebbe sostenibile affermare per ipotesi che se un nucleo familiare si dovesse trovare in spiaggia sul lago di Garda sponda trentina senza altre persone attorno, cioè a dire in «luogo isolato o area pubblica o privata» con la sola «presenza di persone conviventi», allora in tal caso ciascun componente del nucleo familiare potrebbe non indossare la mascherina. In tutte le altre circostanze, però, vale, salvo eventuali smentite ufficiali, quanto affermato per la sponda bresciana del lago di Garda in merito all'uso obbligatorio della mascherina anche in spiaggia mentre si è sdraiati a prendere il sole. In ogni caso, anche per l'ordinanza trentina «non sono soggetti all'obbligo di indossare la mascherina i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti». A titolo di ulteriore specificazione, aggiungiamo infine che nella provincia di Trento vige ancora fino al 14 giugno anche l'obbligo nei «locali di ristorazione» per gli avventori di indossare la mascherina «tutte le volte che non sono seduti al tavolo». 

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