Spari davanti ad ex moglie e figlia, poi la fuga: fermato dai carabinieri
Il tutto è avvenuto nella mattinata di venerdì a San Giovanni Ilarione, in località Mangnano, dove si sono immediatamente diretti i carabinieri, i quali hanno avviato le ricerche dell'uomo. Sotto shock le due donne e qualche ferita per figlia
I carabinieri sono al lavoro a San Giovanni Ilarione per trovare un uomo che risulterebbe residente in località Mangano, il quale avrebbe sparato con un'arma da fuoco e sarebbe poi fuggito. Tutto nella mattinata di venerdì.
La ex moglie è stata presa in cura dal personale sanitario e sarebbe sotto shock. Anche la figlia dei due avrebbe subito alcune ferite nel tentativo di scappare. I militari hanno bloccato il traffico tra la Sp 17 e il ponte che attraversa l'Alpone.
AGGIORNAMENTO DELLE 14.30 - Madre e figlia sarebbero andate a trovare l'ex marito della prima, il quale si sarebbe poi chiuso in casa sostenendo di dover proteggere tutti e tre da un pericolo esterno. A quel punto avrebbe esploso alcuni colpi di pistola in direzione del cortile spaventando le due, che sarebbero fuggite attraverso una finestra: ferita nell'occasione la figlia, mentre l'ex moglie sarebbe piuttosto scossa.
I carabinieri sono alla ricerca dell'uomo, un sessantenne della zona, prendendo tutte le precauzioni del caso.
AGGIORNAMENTO DELLE 15 - Sul posto i carabinieri, i quali riferiscono che si tratta di un uomo classe 1963 che, verosimilmente in seguito da una crisi depressiva, avrebbe chiuso in casa i familiari, dopodiché sarebbe uscito e avrebbe esploso alcuni colpi d'arma da fuoco in aria in una zona agricola confinante, urlando frasi sconnesse.
Liberate le due donne, sono partite le ricerche.
AGGIORNAMENTO DELLE 16 - Il 59enne è stato bloccato poco prima delle 16: avrebbe fatto ritorno all'abitazione ancora con la pistola in pugno, ma i militari lo avrebbero convinto a liberarsene. Questo dopo incessanti ricerche e perquisizioni svolte negli edifici limitrofi alla casa dell'uomo e anche sugli impervi sentieri della zona.
Sulle sue tracce c'erano 40 carabinieri appartenenti alla Squadra Operariva di Supporto (SOS), al Comando di San Bonifacio e del Reparto Operativo di Verona, supportato anche dai droni messi a disposizione dalla Protezione civile locale e dal 118 locale. Dopo essere stato individuato e fermato, il 59enne è stato accompagnato in ospedale dall'ambulanza.