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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Galileo Galilei

Adesso si spaccia anche tra gli scaffali del supermercato nel tentativo di fare soldi facili

Le segnalazioni di alcuni residenti di Porto San Pancrazio hanno portato gli uomini della Squadra Mobile ad arrestare due persone per possesso e spaccio di eroina. Nella casa di questi è stato trovato tutto il necessario per effettuare l'attività

Fare soldi, farne tanti e farli in fretta. Questo secondo gli inquirenti era l'intento di due persone fermate qualche giorno fa nella zona di Porto San Pancrazio e accusate di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Alcuni residenti del quartiere, hanno segnalato alle forze dell'ordine i movimenti sospetti di uno scooter blu con a bordo due persone. Gli agenti della Squadra Mobile allora hanno dato il via alle indagini, iniziando a presidiare in borghese i luoghi delle segnalazioni fino a lunedì. Una volta identificato il veicolo in questione, e i soggetti che lo guidavano, i poliziotti lo hanno seguito fino a quando il mezzo non è stato fermato davanti ad un supermercato del Porto. 

A questo punto i sospettati sono entrati nell'attività. Gli agenti in borghese li hanno seguiti e li hanno sorpresi mentre effettuavano uno scambio tra gli scaffali con un operaio edile di 42 anni. Gli uomini della Questura a questo punto hanno solo atteso che i due uscissero per arrestarli. È stato fermato anche l'acquirente 42enne, che ha cercato di liberarsi della droga comprata poco prima senza avere successo. 

In manette sono finiti N. C. di 23 anni, addosso al quale sono stati trovati 12 grammi di eroina, e A. A. di 38 anni. La perquisizione è poi passata all'abitazione dei due, che si trova in località Vendri, vicino a Santa Maria in Stelle. Qui gli inquirenti hanno trovato tutto il necessario per diventare dei protagonisti dello spaccio: 178 grammi di eroina confenzionata in buste e ancora in sasso, bilancini di precisione e flaconi di metadone. 

L'arresto di entrambi è stato convalidato dal gip, che per N. C., incensurato, ha disposto gli arresti domiciliari, mentre per A. A., che già aveva precedenti penali sulle spalle, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. 

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