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Cronaca

Eroina, hashish e prostituzione. Irruzione dei carabinieri e due arresti

I militari della sezione operativa di Verona hanno eseguito una perquisizione mirata in un'appartamento trovando gli stupefacenti ben nascosti e una donna che veniva sfruttata sessualmente

Spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione, due arresti sono stati operati dai carabinieri di Verona. I militari hanno sequestrato: 67.1 grammi di eroina in sasso, 3.2 grammi di hashish, due bilancini di precisione, materiale vario per il confezionamento degli stupefacenti e 1.220 euro in contanti ritenuti provento dell'attività illecita.

È stata mirata nel capoluogo la perquisizione dei carabinieri della sezione operativa di Verona, i quali nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nell'abitazione di un giovane tunisino. Al loro arrivo, in casa c'erano tre donne e due uomini. Nel marsupio del nordafricano, gli operatori dell'Arma hanno trovato una parte degli stupefacenti poi sequestrati. L'altra parte era stata nascosta in una plafoniera. Il padrone di casa è stato quindi immediatamente arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
All'uomo è stato però contestato anche il reato di sfruttamento della prostituzione, in concorso con un giovane italiano di origini marocchine, arrestato nella stessa operazione. Nel corso del servizio, i militari si sono infatti imbattuti in un doppio scenario. Poco prima due ragazzi erano entrati e poi usciti dall'abitazione. Il loro intento non era stato quello di acquistare droga, ma avere un rapporto sessuale con una donna dopo aver visto un annuncio pubblicato su internet. La donna sarebbe stata pronta ad accogliere un nuovo cliente ed alla vista dei carabinieri ha tirato un sospiro di sollievo. I militari hanno trovato nel portafogli del giovane tunisino i soldi in contanti che poco prima il cliente aveva dato alla ragazza. E sul cellulare del giovane italiano di origini nordafricane sono state trovate le chat e gli annunci pubblicizzati su un sito di incontri.

I due arrestati sono stati portati nel carcere di Montorio. E in seguito al giudizio del gip, entrambi gli arresti sono stati convalidati. Il giovane tunisino è rimasto in carcere, mentre per l'italiano di origine marocchine è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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