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Cronaca

Spaccio di eroina per le vie di Borgo Milano, tre arresti

L'Antidroga ferma una banda di magrebini clandestini in possesso di 82 dosi di polvere

Come nei ghetti malfamati delle grandi città statunitensi, così a Verona. I tre magrebini arrestati dalla polizia venerdì scorso per spaccio di eroina l’avevano pensata bene: si erano “impossessati” dell’angolo tra via San Marco e via Foscolo mantenendo un deposito stabile in un appartamento, al civico 2, di via Scarabello. Gestivano per strada il loro racket di eroina, spacciavano di continuo, in turni pomeridiani e notturni, ai loro clienti abituali, tra cui molti minorenni dai 16 anni in su. Si erano organizzati in maniera scrupolosa, non temevano di essere incastrati da “occhi curiosi”, e si erano divisi i compiti. Uno di loro scendeva in strada ad incontrare i clienti, un complice faceva da palo davanti alla porta del palazzo-base, e un terzo si occupava di ricevere le chiamate e preparare le dosi commissionate.

La banda era composta da due marocchini, Amar Kaldi 25 anni e Abdel Hafed Kamel, 22, e un tunisino, Ranzi Grami, 30. Tutti clandestini in Italia, già espulsi dal territorio nazionale e uno di loro, Hafed Kamel, ricercato da gennaio dopo che si era allontanato indebitamente da un Centro di immigrazione ed espulsione. I tre ruotavano attorno all’appartamento di via Scarabello già da qualche mese, fin da quando, cioè, avevano preso una stanza in subaffitto da alcuni cittadini romeni. Tutto avevano pensato tranne alla rabbia e alla volontà dei cittadini residenti nel vedere il loro quartiere trasformato nel Bronx scaligero. Lo spaccio continuava di pari passo alla sequela di lettere ed email che ogni giorno giungevano in Questura dai residenti. Missive circostanziate, in cui si indicavano lineamenti, identikit e abbigliamento dei tre “turnisti” dello spaccio. È stato proprio l’apporto dei veronesi, ritenuto ancora una volta “preziosissimo”, a dare il via alle indagini con appostamenti e osservazioni a distanza degli agenti in borghese della sezione Antidroga.

L’irruzione per l’arresto in flagranza è scattata venerdì sera, dopo gli ennesimi consumatori fermati e segnalati alla Prefettura. Il primo a finire in manette è stato Kaldi, trovato in possesso di alcune dosi di eroina e sessanta euro in contanti come provento delle ultime due vendite. A ruota sono stati arrestati i due complici ed è stata effettuata la perquisizione dell'appartamento. Nella stanza che occupavano i membri della banda, i poliziotti hanno ritrovato, nascoste in un barattolo di gomme da masticare, 80 dosi già confezionate di eroina per un totale di 110 grammi, alcuni bilancini di precisione e circa 150 euro in contanti. Sabato mattina il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto per i tre pusher e ora sono in carcere a Montorio in attesa del processo.
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