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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Spaccio di cocaina a Bolzano, polizia scaligera collabora agli arresti

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere riguarda 25 soggetti che avrebbero fatto parte di organizzazioni in grado di prendere il controllo sul traffico di stupefacenti nel capoluogo altoatesino

Anche gli agenti della questura di Verona hanno collaborato dalle prime ore di questa mattina, 22 novembre, ad un'operazione della squadra mobile di Bolzano contro lo spaccio di stupefacenti nel capoluogo altoatesino. Sono 25 i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre altri 5 soggetti erano stati già arrestati in flagranza di reato nel corso dell'indagine durata più di un anno. Un'indagine durante la quale sono stati tenuti sotto controllo decine di pusher, come riportato da Ansa. E centinaia sono le cessioni di droga documentate. In totale sono stati sequestrati più di un chilo e mezzo di cocaina, una pistola semiautomatica e una somma di denaro ritenuta provento di spaccio pari a 50mila euro.

L'inchiesta è stata denominata "Delivery 2020" ed è cominciata da dove si era conclusa la precedente operazione: "Komba 2019". Grazie a "Komba 2019", infatti, i poliziotti erano riusciti a bloccare un clan di tunisini che avrebbe avuto il controllo dello spaccio di stupefacenti a Bolzano. Uscito di scena quel gruppo, un altro formato da albanesi era emerso e in poco tempo aveva assunto il monopolio dello spaccio della cocaina, in particolare sotto forma di crack, preparata in diversi locali usati dall'organizzazione. Una crescita favorita anche dal periodo di lockdown, durante il quale i prezzi delle sostanze illecite erano anche raddoppiati.

Ma gli arresti di questa mattina non colpiscono soltanto il nucleo centrale del gruppo criminale. L'ordinanza del tribunale trentino riguarda anche altre due organizzazioni di Bolzano, una composta da cittadini marocchini e l'altra da tunisini e tutte e due presumibilmente coinvolte nello spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, l'inchiesta ha permesso di ricostruire uno dei canali di approvvigionamento dello spaccio a Bolzano, costituto da un gruppo residente a Rovato, in provincia di Brescia. Infatti, all'operazione di oggi hanno collaborato gli agenti delle questure di Bolzano, Verona e Brescia, oltre ai colleghi di Prato e Imperia.

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