La "soffiata" mette la Polizia sulla pista giusta: spacciatore di coca in manette

A mettere i poliziotti sulle sue tracce è stata una fonte confidenziale, che ha permesso di appurare che in realtà il 47enne era uno spacciatore di cocaina. 
Incesurato, C. T., marocchino classe 1969, sembrava non avere nulla da nascondere, ma alcune informazioni giunte agli uomini della sezione Antidroga della Squadra Mobile scaligera, li hanno convinti a monitorare i suoi movimenti. E qualcosa di strano effettivamente è stato notato: i continui andirivieni del nordafricano dalla sua abitazione di via Casette di Sopra a Sona sembravano piuttosto sospetti. L'uomo continuava ad andare su e giù dalla casa, a volte prendeva l'auto e tornava indietro dopo pochi minuti. Appuntamenti durante i quali in genere incontrava altri pusher, prostitute, travestiti e tossicodipendenti. 
Alla luce di questi fatti il personale della Polizia di Stato ha voluto vederci chiaro e la mattina del 7 luglio è scattata quindi la perquisizione domiciliare. Nell'intercapedine della cappa della cucina è stato trovato il bilanciono di precisione, mentre i giro per la casa nascosti qua e là, sono stati rinvenuti 21 grammi di cocaina, alcuni dei quali già pronti per la vendita, oltre al materiale necessario per il confezionamento dello stupefacente e a 1480 euro in banconote di piccolo taglio. L'uomo inoltre teneva un agenda sulla quale aveva appuntato una serie di cifre, che secondo gli investigatori sarebbero i quantitativi venduti della sostanza e il loro prezzo in euro. 

Dipanato ogni dubbio, C.T. è stato arrestato e condotto al carcere di Montorio, dove nella mattinata del 9 luglio si è svolta la direttissima. Il gip ha convalidato l'arresto e disposto nei confronti del 47enne la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo a suo carico.