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Cronaca

Spaccata in tabaccheria: "Viviamo nella paura"

Ennesimo episodio a Quaderni. La titolare: "Nessuna tranquillit. E' peggio del Far West"

Dire che il locale è stato “preso di mira” suona ormai eufemistico: quattro assalti in meno di 3 anni, due spaccate nel giro di una settimana. A farne le spese, ancora, è stata la tabaccheria Fratelli Franchini, di via Mazzini a Quaderni di Villafranca, gestito dalla signora Ida e la figlia Emanuela. E non si sono fatti scrupoli per la posizione centralissima del negozio nemmeno stavolta, i tre rapinatori che stamattina alle 3e30 hanno infranto a mazzate il vetro della porta d’ingresso e hanno razziato le poche sigarette rimaste dall’ultimo assalto, avvenuto venerdì scorso 18 giugno scorso. Stesso “modus operandi”, stesso obbiettivo, stessa ora.

Ad accorgersi dell’effrazione tutto il vicinato, messo in allerta dai rumorosi colpi di mazza contro la vetrata. Alcuni residenti sono scesi in strada in pigiama e hanno cercato di inseguire i ladri a piedi, tirando addosso alla loro vettura ciò che potevano per fermarli, ma non c’è stato nulla da fare. Poco dopo una volante è piombata sul posto ma anche per loro, oltre alle ordinarie testimonianze e i rilievi, le soluzioni erano poche. Un bottino che ha creato più danni al locale che altro. Poche le stecche di sigarette rubate dentro l'armadio che funge da riserva. E nella titolare, Emanuela, ora si fa spazio la rabbia e la delusione: “Sembra di essere nel Far West. Non siamo difesi bene, manca una vigilanza ininterrotta sulla zona: gli ultimi episodi avrebbero dovuto far scattare quantomeno un aumento di pattuglie, e invece nulla. Non solo per noi, ma ormai anche nella tabaccheria nella cittadina poco distante i guai sono all’ordine del giorno. I negozianti sono terrorizzati. Viviamo nella paura”.

Una disperazione provocata da un clima di tensione che tiene in ostaggio quella che dovrebbe essere una piccola cittadina di periferia. Molti i casi di reati denunciati, altrettanti che giacciono nel silenzio per la mancanza di garanzie e di fiducia nelle Forze dell’ordine, come precisa la stessa Emanuela: “Ho quotidianamente rapporti con i miei concittadini che mi avvisano di tutto ciò che subiscono. Molti di loro nemmeno si rivolgono ai carabinieri perché dicono che non serve a nulla. Io non la penso così, ho fiducia nella giustizia e sporgo sempre denuncia, ma così non si può andare avanti. Non è ‘come’ il Far west. E’ addirittura peggio”.

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