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Cronaca Borgo Roma / Via Centro

Il sordomuto reagisce a suoi insulti: lui va a casa, prende la pistola e torna al bar

Quattro amici stavamo giocando a carte in un locale di via Centro quando è arrivato M.A., che ha iniziato ad offendere il disabile e ad infastidire anche gli altri presenti, fino a provocare la reazione del primo

Sembrava una serata tranquilla quella di martedì sera al bar Silvia, dove un gruppo di quattro amici, tra cui un sordomuto, giocava a carte come ogni giorno, con qualche bicchiere di vino per brindare. 
Ad un certo punto però è arrivato M.A., classe 1957 con il vizio di alzare il gomito, che ha iniziato ad offendere proprio il sordomuto, a provocarlo e ad infastidire anche i presenti. Gli amici dell’uomo hanno provato a calmarlo, dicendogli di lasciarli in pace e di smetterla di intromettersi, ma lui ha insistito, finchè il sordomuto, preso dall’esasperazione, lo ha spinto facendolo urtare contro il tavolino su cui stavano giocando. M.A. è andato in escandescenza, ha finto di andarsene a casa, ma in realtà vi si è recato per prendere la sua pistola legalmente detenuta per tiro sportivo, e poi fare ritorno al bar, dove ha puntato l’arma contro i presenti, minacciandoli. Fortunatamente l’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di bloccarlo e disarmarlo prima che la situazione degenerasse, riportando così la calma all’interno del bar.
I militari del radiomobile di Verona sono poi venuti a conoscienza di cos’era accaduto negli attimi precedenti, sentendo alcuni avventori per cercare di ricostruire la sequenza dei fatti, e invitando coloro che non avevano assistito ad uscire dal locale ed allontanarsi. La pistola, subito sequestrata, è risultata essere una pistola automatica Bernardelli calibro 22 con caricatore inserito e contenente quattro colpi.
Prima di tornare in caserma per gli atti di rito, i militari del radiomobile hanno ritenuto di perquisire l’abitazione di M.A., vista la sua pericolosità, aggravata dal fatto che, essendo ubriaco, non si rendeva perfettamente conto della realtà circostante. Una volta entrati, hanno trovato, sotto il letto, una carabina ad aria compressa Diana calibro 4,5.
Entrambe le armi, sequestrate dai carabinieri, sono poi state segnalate alla Prefettura per la revoca del porto d’armi per uso sportivo, essendo ormai appurato che il soggetto possa facilmente abusarne.

M.A. è stato arrestato per porto abusivo d’arma da fuoco sportiva e per minaccia aggravata dall’uso delle armi. Il pm di turno Dott. Scalabrini l’ha portato in convalida stamattina, dove il giudice gli ha inflitto la misura cautelare dell’obbligo di presentarsi in questura una volta alla settimana.

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