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Cronaca Sona / Piazza Roma

Sona, donna s'incatena al municipio ogni giorno per avere un alloggio popolare Ater

Dal 19 maggio, Rita Cecutti si siede davanti al Comune e s'incatena. Prima in graduatoria, da gennaio è in attesa della consegna dell'alloggio

Ogni mattina, tranne nel fine settimana, dal 19 maggio, Rita Cecutti si reca davanti al municipio di Sona e si incatena come gesto di protesta. Rivendica la possibilità di trasferirsi in un alloggio a Lugagnano, dato che da gennaio è prima in graduatoria per l'assegnazione di una casa popolare. Seduta e attrezzata di ombrellone e cappello, la donna porta al collo una cartello con la spiegazione del suo gesto.

Rita Cecutti ha 62 anni ed è non vedente. Ora abita in un appartamento in affitto a Palazzolo e in passato ha vissuto a Bussolengo e a Lugagnano, località in cui teoricamente dovrebbe tornare a vivere se le fosse consegnato l'alloggio a cui avrebbe diritto secondo la graduatoria. Da 5 anni fa richiesta di una casa popolare, sia a Sona che a Bussolengo.

La donna ha rilasciato un'intervista al quotidiano L'Arena, spiegando la sua situazione e le motivazioni della sua protesta: "Le persone che passano sono solidali con me e questo mi fa piacere. Per me è molto stressante stare qua ma lo faccio per difendere la mia dignità. Se la casa è un mio diritto, mi spetta. Non conosco i motivi di questo ritardo, né so quanto ancora dovrò aspettare. Dal Comune non ho risposte. Finché non mi daranno contratto e chiavi della casa, - conclude - continuerò ad incatenarmi davanti al municipio".

Come riporta L'Arena, il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, ha illustrato le cause del ritardo nell'assegnazione dell'alloggio e ha indicato una possibile soluzione: "Venerdì scorso ci è arrivata la comunicazione dell'Ater che ci ha informato della consegna al Comune di un appartamento in via Volturno. Il ritardo era dovuto al fatto che Ater doveva effettuare delle manutenzioni in quell'appartamento. Ora sono state fatte. Sussiste però un problema: l'appartamento è più grande rispetto alla tipologia per cui la signora risulta prima in graduatoria. La soluzione potrebbe essere uno scambio di appartamenti: la signora potrebbe andare in uno più piccolo, dove ora è presente una famiglia più numerosa e la famiglia potrebbe trasferirsi in questo. Lo spostamento, però, non è di competenza del Comune, ma deve essere frutto di un accordo fra inquilini. Il Comune può solo favorire lo scambio ed è quello che cercheremo di fare. Conosciamo la situazione della signora e l'abbiamo più volte aiutata ma la consegna degli appartamenti non è di nostra competenza. Mi spiace che abbia deciso di dimostrare davanti al municipio, ma quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Già a febbraio avevamo sollecitato l'Ater per le manutenzioni. Il primo giorno che si è incatenata, abbiamo risollecitato l'Ater, che ha preso l'impegno di accelerare l'operatività. La signora era stata informata di tutto".

Infine, il vicesindaco con delega al sociale Simone Caltagirone assicura che risolvere la situazione della signora Cecutti è una loro priorità.

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