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La sindrome del bambino maltrattato. Gli specialisti affrontano il tema a Negrar

Secondo i dati forniti da un'indagine, sono oltre 91mila i minorenni maltrattati seguiti dai Servizi sociali in Italia. Tra le tipologie di maltrattamento più frequenti viene rilevata la trascuratezza materiale e/o affettiva (55% dei casi seguiti)

Secondo un’indagine (la prima sul tema) condotta da “Terre des Hommes” e Cismai (Coordinamento italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia) per l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza presentata lo scorso maggio, sono oltre 91mila i minorenni maltrattati seguiti dai Servizi sociali in Italia. Tra le tipologie di maltrattamento più frequenti viene rilevata la trascuratezza materiale e/o affettiva (55% dei casi seguiti), la violenza assistita (19%) e il maltrattamento psicologico (13,7%). Segue quello fisico, che interessa il 6,9% dei casi.

Proprio la grave aggressione fisica e la sindrome che ne deriva è al centro dell’incontro che si tiene lunedì 22 giugno a partire dalle 14.15 nella sala convegni “Perez”. L’appuntamento scientifico promosso dal direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini, Giovanni Carbognin, coinvolge specialisti delle varie aree mediche al fine di una maggiore sensibilizzazione sull’importanza del riconoscimento precoce dei segni clinici e radiologici associati a tali sindrome.

Il maltrattamento sui minori è la seconda causa di morte entro i primi sei mesi di vita, dopo la sindrome della “morte in culla”. Quando non determina il decesso è comunque responsabile di esiti a distanza anche gravi. Il 10% dei bambini maltrattati presenta gravi ritardi strutturali e ponderali; il 7% una ridotta circonferenza cranica con danni neurologici e il 19% presenta un grave deficit intellettivo.

Gli operatori “in prima linea” nel riconoscimento degli indizi di un possibile maltrattamento sono i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso. In quello dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria nel 2013 sono stati 3 i minori, su un totale di 27, le vittime di maltrattamento, mentre nel 2014 il numero è salito a 5 su un totale di 22. Se si stima che meno del 7% del fenomeno viene denunciato (anche perché non rilevato dagli operatori), il sommerso ha cifre preoccupanti. Sono stati invece undici i ragazzi con meno di 18 anni vittime di violenza assistita, cioè “spettatori” di maltrattamenti ai danni di familiari perpetrati da altri congiunti. Una condizione non meno grave, che comporta conseguenze post traumatiche tali da influenzare sul benessere psico-fisico del bambino.

All’incontro, oltre a Pediatri, Oculisti e Radiologi, interverrà anche Sandro Sperandio, giudice del Tribunale di Verona, che parlerà degli aspetti giurisprudenziali del fenomeno. L'evento è patrocinato dall'Associazione italiana di NeuroRadiologia diagnostica ed interventistica (Ainr)

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