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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Santa Lucia e Golosine / Via Gaspare del Carretto

Sigilli al bar di via del Carretto, Sboarina: «Lady Tina African Store oggi cessa di esistere»

«Dopo l'arresto nei giorni scorsi della titolare del locale, la revoca dell'autorizzazione commerciale è il colpo definitivo», ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina

Il sindaco di Verona Federico Sboarina ha revocato l'autorizzazione commerciale al locale etnico "Lady Tina African Store" di via Gaspare del Carretto, alle Golosine. L'ordinanza di oggi è stata possibile perché il negozio è «incontrovertibilmente divenuto luogo di spaccio». La proprietaria è stata infatti arrestata pochi giorni fa nell'ambito di una maxi operazione delle questure di Trento e Verona che ha permesso di sgominare un'organizzazione di spacciatori nigeriani con base nella città scaligera.

La titolare del locale è tutt'ora detenuta presso la casa circondariale di Montorio in base ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trento. A ciò si aggiunge la gravità della situazione illustrata dalla questura, per la quale l'esercizio in via Gaspare del Carretto n. 13/A è divenuto, per quanto emerso dalle indagini di polizia, «un punto di riferimento per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti ed una base logistica per numerose attività criminali, tanto da costituire una fonte di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Sigilli al bar di via del Carretto a Verona

I sigilli al locale questa volta sono definitivi. Con la revoca si pone fine alle numerose problematiche che il Lady Tina African Store aveva provocato al quartiere e per i quali i residenti chiedevano interventi risolutivi. Il Lady Tina African Store era attenzionato da diverso tempo, oggetto di ripetuti controlli e sanzioni da parte della polizia locale, intervenuta anche su segnalazioni di cittadini e residenti. Non era molto che il negozio aveva riaperto, dopo l'ennesima ordinanza di chiusura. Secondo quanto ricordato in una nota di palazzo Barbieri, «l’ultimo provvedimento a carico della titolare era scattato infatti il 19 novembre con la chiusura per un mese e la multa di 800 euro per il mancato rispetto delle misure anti Covid». Aperto nel 2013, il locale era stato chiuso per la prima volta nell’ottobre 2017 dal questor che aveva disposto la sospensione dell’attività per un mese. Nel 2018, il sindaco, con un’ordinanza, ne aveva ridotto l’orario di apertura per ben 120 giorni. E altri 2 mesi di chiusura erano scattati nel 2019. Sul posto, questa mattina, si è recato il sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore alla Sicurezza Marco Padovani. Era presente il comandante della polizia locale Marco Padovani e il presidente della commissione sicurezza Roberto Simeoni.

«Oggi il Lady Tina African Store cessa di esistere - ha detto il sindaco di Verona Federico Sboarina -. Dopo l'arresto nei giorni scorsi della titolare del locale, la revoca dell'autorizzazione commerciale è il colpo definitivo. Un provvedimento è stato possibile per i ripetuti episodi di spaccio e microcriminalità che hanno fatto del locale un punto di riferimento dell'illegalità. Posti così, nella nostra città, non ci devono essere, lo stesso vale per le persone che pensano di poter vivere nell’illegalità, senza alcun rispetto delle norme, e di poter restare impunite. Il locale era sotto controllo da anni, la Polizia locale è intervenuta decine di volte oltre alle segnalazioni inviate alla Questura. Solo nel 2020 sono stati presi numerosi provvedimenti persino per il mancato rispetto delle norme antiCovid. Una battaglia vinta anche per i residenti del quartiere, da tempo vessati dalla continua presenza di soggetti pericolosi e molesti e che ora avranno la tranquillità che chiedevano. Grazie all’impegno massimo delle nostre Forze dell’Ordine prosegue la vera lotta allo spaccio, fatta di tanto lavoro silenzioso per arrivare a operazioni di questa portata».

«Un risultato importante per il quartiere, che chiedeva da tempo la chiusura del locale - ha detto Padovani -. Grazie anche allo sforzo e all’incessante impegno degli agenti della Polizia locale, che negli ultimi anni hanno portato avanti continui controlli e verifiche dentro e fuori il locale, eseguiti numerosi interventi anche su segnalazione dei residenti, disposte diverse chiusure. Oggi si chiude il cerchio del lavoro fatto per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini onesti».

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