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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sicurezza, riunione in Prefettura. Ma di emergenza parla solo la politica

Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica si riunirà lunedì e sicuramente parlerà del recente aumento di rapine a Verona, che però viene descritto come episodico

Era già in programma per domani, 26 febbraio, alle 10 in Prefettura a Verona, la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma è chiaro che anche i recenti fatti di cronaca avvenuti in città saranno nuovo argomento di discussione per coloro che hanno la responsabilità di garantire la sicurezza nel territorio scaligero.

Eppure, dalla prefettura, dalla questura e dal comando dei carabinieri nessuno parla di emergenza sicurezza. Emergenza sicurezza è un'espressione usata perlopiù dai politici. Nessuno nega l'improvviso aumento di rapine e il caso della donna rapinata in Corso Cavour è stato anche particolarmente violento. Ma i vertici delle forze dell'ordine e il prefetto sono propensi a pensare che si tratti di fenomeni episodici, che destano scalpore perché ravvicina, ma che restano comunque degli episodi. Episodi, tra l'altro, non trascurati dalle indagini delle forze dell'ordine che hanno subito arrestato i responsabili della rapina di Corso Cavuor e sono a buon punto sui casi delle rapine alle farmacie.

Ciò però non impedisce alla politica di strumentalizzare quanto successo recentemente a Verona. Da una parte il candidato leghista Paolo Paternoster incolpa i governi del PD. "Chi delinque lo fa perché sa che non finisce in prigione - scrive Paternoster - La recente ondata di episodi di criminalità a Verona conferma che l'emergenza sicurezza c'è, è un problema reale e non solo percepito. Rinnovo quindi l'invito a chi è preposto a garantire l'ordine pubblico ad intervenire con fermezza". Dall'altra parte invece c'è il Partito Democratico locale che non perde l'occasione per snocciolare i provvedimenti presi dal governo centrale. "Abbiamo investito sette miliardi di euro in sicurezza - fanno sapere gli esponenti del PD - Abbiamo eliminato il tetto salariale, rinnovato il contratto bloccato da nove anni, abbiamo riordinato le carriere ferme da 15 anni, pagato gli straordinari arretrati, aumentato le indennità accessorie e deciso assunzioni straordinarie per tutte le forze di polizia. Nessun episodio criminoso, pur deplorevole e da reprimere senza sconti, può cancellare lo sforzo a favore delle forze di polizia e, quindi, per la sicurezza. La realtà veronese non è la Gotham city che viene dipinta ad arte per alimentare le paure di tanti che hanno sempre vissuto serenamente la propria quotidianità".

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