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Atv, poco sicurezza per gli autisti. Filt Cgil chiede un incontro dal prefetto

Mario Lumastro: "Ogni giorno i conducenti dei mezzi pubblici subiscono violenze fisiche e verbali di ogni genere. È a rischio anche la sicurezza degli utenti"

Coltelli alla gola, cinghiate, minacce. Spunti, spintoni, pugni e insulti. Capita anche questo agli autisti degli autobus veronesi e agli addetti al controllo dei biglietti. Sempre più spesso e ormai da troppo tempo, stando a quanto scrive Mario Lumastro, del sindacato Filt Cgil Verona.

In una lettera inviata al prefetto, al sindaco, alla direzione di Atv e alle associazioni dei consumatori, Lumastro riporta che già nel 2015 erano state informate le autorità della situazione non più sostenibile per i conducenti dei mezzi pubblici che "spesso si trovano loro malgrado in balia di personaggi loschi e balordi", scrive Lumastro.

Ogni giorno i conducenti dei mezzi pubblici subiscono provocazioni di ogni genere - aggiunge il sindacalista - Violenze fisiche e verbali che provocano stress a lavoratori che si trovano alla guida di mezzi con centinaia di persone a bordo. Nei casi più gravi è messa a repentaglio la sicurezza degli utenti

Il problema purtroppo non è circoscritto a Verona, tanto che i sindacati a livello nazionale hanno richiesto un incontro al ministro Minniti. Incontro calendarizzato per il 6 settembre. Una richiesta simile è stata avanzata da Mario Lumastro, che chiede un incontro in prefettura aperto anche al Comune e ad Atv per trovare misure in grado di tutelare i lavoratori.

Un primo suggerimento avanzato da Filt Cgil Verona è un coordinamento migliore tra l'azienda e le forze dell'ordine. Ma sarebbe utile come deterrente anche una maggior presenza sui mezzi dei controllori.

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