Siccità, in alcune località di Mezzane di Sotto manca l’acqua
L'appello del sindaco Giovanni Carrarini: «Invito tutti a un sacrificio. Avremo tempo di tornare a giardini rigogliosi e curati. Intanto, pur con grande dispiacere, rispettiamo tutti l'ordinanza»
Dall'area del Lago di Garda al quella dell'Est Veronese, dal capoluogo alla provincia, tutti i sindaci del territorio scaligero sono impegnati contro la siccità. A Verona è scattato il piano di irrigazione di soccorso e ovunque si firmano ordinanze per limitare l'uso dell'acqua.
Ordinanze che a volte non vengono rispettate. Per questo alcuni primi cittadini hanno diffuso appelli affinché tutti rispettino le regole, altrimenti la risorsa idrica sarà ancora più scarsa e si dovranno adottare divieti ancor più stringenti. La sindaca di Peschiera del Garda Orietta Gaiulli ha inviato un video-messaggio per chiedere ai suoi concittadini un utilizzo più parsimonioso dell'acqua. Mentre a Mezzane di Sotto, il sindaco Giovanni Carrarini ha condiviso anche su Facebook un messaggio in cui chiede il rispetto della sua ordinanza e spiega le ragioni di alcune criticità emerse in qualche frazione. «Non è una questione di impianti o di rete obsolete, bensì della richiesta continua di acqua da parte delle diverse utenze», ha scritto Carrarini.
Il primo cittadino di Mezzane di Sotto ha ricordato gli investimenti nella rete idrica fatti negli ultimi anni. Investimenti che hanno portato alla creazione di nuovi pozzi a Mezzane e Castagnè e di nuovi collegamenti della rete idrica tra Valle di Castagnè a Postuman, a Monte Caro e in località Marani «E sul tavolo ve ne sono altri in fase di progettazione - ha aggiunto Giovanni Carrarini - Ad esempio, un lavoro importante è stato fatto sui serbatoi, con le allerte di minimo livello, e nella gestione del pozzo con sistemi informatici ed elettronici, come il telecontrollo».
La rete idrica è stata dunque migliorata, ma se manca l'acqua anche la rete idrica più efficiente serve a poco. Carrarini ha spiegato che Acque Veronesi «sta integrando i serbatoi con l'aiuto delle autobotti, ma questo non sempre è possibile, perché la situazione di emergenza sta interessando diversi comuni e non ha risparmiato nemmeno il nostro. Come si sa, la siccità cominciata quest’inverno sta colpendo i paesi a ridosso delle montagne che sono serviti da risorgive e pozzi ad una certa profondità». Il riempimento dei serbatoi sarebbe però ostacolato anche da un eccessivo usa dell'acque nelle ore notturne. «L'acqua viene usata principalmente per innaffiare i giardini con impianti di irrigazione fissi - ha rivelato il sindaco di Mezzane di Sotto - So che avere un giardino in ottimo stato è segno di decoro e non solo, ma in questa fase siamo in emergenza. Non basta l'ordinanza che ho firmato per proibire l'uso dell'acqua per i giardini, ma occorre rispetto e senso civico nei confronti della comunità. Oltretutto, se manca l'acqua, anche i giardini restano a secco. Dispiace che per questo utilizzo in alcune località venga a mancare l’acqua per le esigenze igienico sanitarie delle persone e degli animali presenti nei vari allevamenti sul territorio».
E i disagi potrebbero verificarsi ancora nei prossimi giorni. «Invito quindi tutti a un sacrificio - ha concluso Carrarini - Avremo tempo di tornare a giardini rigogliosi e curati, che sono certo un piccolo patrimonio naturale del nostro comune. Intanto, pur con grande dispiacere, rispettiamo tutti l'ordinanza. Ed evitiamo di dover far intervenire la polizia locale, impegnata già su molti fronti importanti della sicurezza».