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Nuovi sgomberi a Verona: 4 persone fermate all'ex Tiberghien, solo giacigli all'edificio "Compri"

Nella mattinata di lunedì è scattato il blitz della Polizia Locale di Verona nei resti dell'ex lanificio, mentre nei giorni scorsi è stata battuta l'area della struttura presente a Cadidavid. Controlli anche a Corte Sgarzarie, ai giardini di via Monreale e via Selinunte, e all'area verde posta sul retro del cimitero del Chievo

I controlli del territorio dal parte della Polizia locale di Verona vanno avanti, soprattutto negli insediamenti industriali abbandonati. Dopo il primo sgombero eseguito qualche tempo fa, i residenti hanno segnalato la presenza di altri soggetti che avrebbero sfondato una porta all'ex Tiberghien.
Così nella prima mattinata di lunedì i Vigili di Quartiere si sono recati sul posto e hanno sorpreso 4 individui, molti meno rispetto alla ventina di due settimana fa: un cittadino rumeno e tre cittadini marocchini di età compresa tra i 20 e i 25 anni.
Accompagnati al Comando di via del Pontiere perché privi di documenti, dopo il fotosegnalamento e gli accertamenti sulle identità, sono stati rilasciati e denunciati all'autorità giudiziaria per invasione di edificio.

Controlli ex Tiberghien-2

Nei giorni scorsi, invece, hanno avuto esito positivo le verifiche effettuate a Cà di David, nell’edificio ‘Compri’, in via Da Barbiano Alberico, all’intersezione con via Tomba. Lo stabile, di ampie dimensioni, su tre piani più un seminterrato, in forte stato di abbandono, è stato completamente controllato dagli agenti, che hanno trovato alcuni giacigli ma nessuna persona. Presenti alle operazioni anche i rappresentati della proprietà, che hanno immediatamente provveduto a sigillare le entrate, e l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani.

Edificio ‘Compri’ - controlli2-2

Sempre nei giorni scorsi, con il supporto dell’Unità cinofila, sono stati realizzati altri controlli: a Corte Sgarzarie, nella zona sotto il loggiato, che nei mesi scorsi era luogo di ritrovo di comitive di giovani; ai giardini di via Monreale e via Selinunte e all'area verde posta sul retro del cimitero del Chievo. In nessuna zona è stata rilevata la presenza di sostanze stupefacenti.
Verifiche effettuate anche in alcuni esercizi di somministrazione alimenti e bevande, presenti nei quartieri di Chievo e San Massimo: nessuna violazione registrata.

Edificio ‘Compri’ - controlli-2

«Pugno duro all’ex Tiberghien, con controlli costanti – sottolinea l’assessore Padovani –. Questo è l’unico modo per combattere in continuazione le presenze abusive nell’area. Dopo gli ultimi sgomberi effettuati alcune settimane fa, il ritorno degli agenti dà la misura di come in città non ci sono zone franche per gli abusivi. Un messaggio che deve arrivare forte e chiaro e che direi è già arrivato visto che nelle altre operazioni di controllo è risultato tutto in ordine. Il presidio continuo del territorio dà infatti i suoi frutti e si dimostra lo strumento efficace per non trovarsi con tutti i capannoni abbandonati trasformati in dormitori. Per questo motivo, con l’arrivo dell’estate, e il crescente aumento della presenza di persone sul territorio, è già stato predisposto un potenziamento degli agenti in servizio, in divisa e in borghese, per garantire la sicurezza in tutti i quartieri cittadini. L’obiettivo è di ostacolare qualsiasi insorgenza di nuovi fenomeni criminosi. Le segnalazioni dei cittadini e l'intervento immediato dei nostri agenti è la ricetta che sta funzionando».

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