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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Verona capitale italiana della cultura 2021? Sgarbi: "Non ne ha bisogno"

Il critico d'arte è contrario ad un progetto che invece sembrava aver messo tutti d'accordo. Per lui, la città è già turisticamente forte e attrattiva, senza l'etichetta di "capitale della cultura"

Non perché non se lo meriterebbe, ma perché non ne ha bisogno. Il critico d'arte Vittorio Sgarbi prende posizione contro la candidatura di Verona come Capitale italiana della cultura per il 2021. La proposta è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale e sembra mettere tutti d'accordo. Tutti, tranne Sgarbi.

Le parole del critico d'arte sono state riportate sul Corriere di Verona da Matteo Sorio e, in sostanza, Sgarbi suggerisce al sindaco Federico Sboarina, da lui sostenuto in campagna elettorale, di rinunciare, perché Verona è già una città turisticamente forte e attrattiva, anche senza l'etichetta di "capitale della cultura". E ad avvalorare la tesi del critico ci sono i numeri dei visitatori giunti nel capoluogo scaligero durante le festività pasquali. Numeri alti, proprio perché Verona è una "città meravigliosa che già offre molte occasioni culturali", ha detto Sgarbi.

Il titolo di Capitale italiana della cultura può essere utile, secondo il critico d'arte, per città più piccole e con problemi di turismo. Non si tratta di una nomina, che a quel punto andrebbe accettata, ma di un concorso, di una competizione che Verona rischierebbe di perdere con città che invece necessitano di un premio come quello della "capitale della cultura" per rilanciarsi turisticamente.

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