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Cronaca

Sfregio a Garibaldi, Tosi: "Un bravata senza alcun senso"

Ieri il vessillo della Serenissima sulla statua in centro. Il sindaco: "L'Unit fuori discussione"

"Si tratta di una bravata, una polemica fatta da stupidi che hanno messo in pratica un gesto molto poco sensato. E' un atto vandalico che non pregiudica in alcun modo i festeggiamenti a Verona per l'Unità d'Italia". Ad entrare nel merito dell'episodio di sfregio anti-nazionalista di ieri mattina è il sindaco Flavio Tosi. A farne le spese è stata una statua equestre di Garibaldi in piazza Indipendenza, che ieri mattina è stata oggetto di un atto vandalico. Alcuni sconosciuti, in pieno centro e nelle ore diurne, hanno coperto la testa dell'"eroe del due mondi" con un sacchetto di plastica nera e al collo hanno stretto un vessillo della repubblica Serenissima di San Marco. A un braccio, poi, è stato appeso un cartello con la scritta "150=fandonie+magnarie".

La vicenda è stato scoperto da un passante che ha avvertito le forze dell'ordine. Della vicenda si sta interessando la Digos di Verona. I maggiori dubbi derivano dal fatto che l'episodio vandalico non sembra essere stato notato da anima viva, nonostante la posizione centrale della statua e l'orario. Soprattutto a far pensare è l'altezza del monumento, di quasi cinque metri, irraggiungibile senza l'aiuto di una scala. "L'incomprensibile gesto di qualche stupidotto che rischiava di rimetterci l'osso del collo", ha precisato Tosi stamattina in Comune. La polemica sull'Unità ha colto nel segno anche in Consiglio provinciale, dove si era aperto un ampio dibattito sulla proposta del Pdl di mettere il tricolore nelle aule scolastiche. Da parte sua, il sindaco Flavio Tosi aveva dichiarato che non si può in alcun modo ridiscutere le basi dell'unità nazionale. In quell'occasione il primo cittadino aveva dichiarato di "essere molto nazionalista".
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