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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Tommaso Campanella

«Vi ammazzo». E cercano di sfondare la porta della casa: arriva la polizia

Nella serata di mercoledì gli agenti delle Volanti sono dovuti intervenire in via Campanella, a Verona, dove due giovani erano stati segnalati mentre prendeva a calci una porta e insultavano le persone dall'altra parte, tenendo in mano una pistola

Avrebbero tentato di sfondare la porta di un appartamento prendendola a calci e, con un’arma in pugno, avrebbero ripetutamente minacciato di morte le persone presenti all’interno. L'allarme è stato lanciato attorno alle ore 19 di mercoledì da un uomo presente all’interno di un’abitazione di via Campanella, a Verona, che ha chiamato il 113 segnalando la presenza di un cittadino straniero armato che stava tentando di entrare all’interno dell’appartamento gridando: «Vi ammazzo».

Sul posto si sono precipitati gli agenti delle Volanti della Questura di Verona, che hanno individuato all’esterno della casa indicata un 23enne tunisino, H.N., e una 27enne italiana, S.R., che stavano prendendo a calci la porta d'entrata, gridando insulti all’indirizzo dei presenti nell’appartamento.
Agli agenti i due giovani hanno riferito di essere stati aggrediti da tre uomini presenti all’interno dell’appartamento: in particolare H.N. ha mostrato agli operatori una ferita al capo, dicendo di essere stato colpito più volte con un bastone di legno.
I poliziotti poi sono riusciti ad entrare nell'abitazione, dove hanno trovato tre uomini e due donne che hanno dichiarato di essere stati minacciati di morte dai due giovani, negando tuttavia di averli aggrediti.

Agli accertamenti, risultati complessi a causa delle versioni discordanti e non sempre lucide dei presenti e dell’ambiente di estremo degrado in cui è avvenuto l’episodio, ha preso parte anche Axel, il cane antidroga in forza alla Polizia Locale.

Poco lontano dall’appartamento, sul ciglio della strada, gli agenti avrebbero rinvenuto e sequestrato l’arma poco prima impugnata da H.N., e repentinamente gettata alla vista dell’arrivo dei poliziotti: una pistola nera ad aria compressa, priva di tappo rosso, riproducente in modo estremamente fedele una pistola Sig Sauer.

Al fine di meglio ricostruire l’intera vicenda, tutti i presenti sono stati condotti presso la Questura, dove S.R. avrebbe mantenuto un atteggiamento aggressivo, colpendo violentemente con calci le pareti e la porta dell’ufficio e imbrattando i muri della stanza con scritte offensive nei confronti delle forze dell’ordine.
Al termine degli accertamenti, pertanto, H.N. è stato denunciato per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere e minacce aggravate, mentre S.R. è stata denunciata per minacce aggravate e danneggiamento.

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