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Cronaca Borgo Trento / Piazzale Castel San Pietro

Sequestro record per la Polizia locale di Verona: 4 chili tra hashish e marijuana. Tre giovani nei guai

Sono finiti in manette due 19enni ed un 26enna dopo l'operazione che si è svolta nella notte tra giovedì e venerdì e partita dal fermo di uno dei tre nella zona di Castel San Pietro

Nella notte tra giovedì e venerdì, la Polizia locale di Verona ha messo a segno il suo sequestro record di sostanze stupefacenti. Gli agenti infatti hanno tratto in arresto due 19enni e un 26enne italiani, per la detenzione di 4 chili di droga tra marijuana e hashish, per un valore stimato intorno ai 40 mila euro dalle forze dell'ordine. 
La direttissima si è svolta nella mattinata di sabato, al termine della quale è stato confermato il provvedimenti per spaccio in concorso e disposto il rilascio in libertà dei ragazzi senza ulteriori misure per la mancanza di precedenti penali.

L'operazione

Il tutto ha preso il via intorno alla mezzanotte di giovedì da un intervento di controllo del territorio della pattuglia del Reparto territoriale a Castel San Pietro, dove ha sorpreso un 19enne che fumava quello che si è rivelato essere uno spinello. Visto l'atteggiamento equivoco del giovane, il vicecommissario avrebbe deciso di approfondire le verifiche, riuscendo a farsi consegnare un panetto di hashish di 62 grammi, un bilancino e un narghilè che il giovane aveva in tasca.
Il giovane è stato accompagnato al Comando, dove sono proseguite le indagini che avrebbero portato all'individuazione degli altri due ragazzi, nelle cui abitazioni è stato trovato dell'altro stupefacente durante la perquisizione notturna, autorizzata dal magistrato di turno Alberto Sergi, effettuata anche con l’intervento dell’unità cinofila e di un’ulteriore pattuglia a supporto.

I sequestri

Nella casa in via Montorio dove risiede il 19enne fermato a Castel San Pietro, non è stata trovata altra sostanza stupefacente, mentre nelle altre due abitazioni sono stati rinvenuti rispettivamente 247 grammi di marijuana e 3,706 chili tra marijuana e hashish, insieme a tutte le attrezzature utili alla ripartizione e al confezionamento della droga. 
In particolare, a casa del 26enne a Veronetta i 247 grammi erano custoditi nel frigorifero, mentre il quantitativo più grosso era custodito dal secondo 19enne, nel garage dell’appartamento in cui vive con i genitori in Borgo Venezia. Le perquisizioni poi si sono spinte anche in un quarto appartamento segnalato a Bussolengo, che è stato però trovato disabitato.

L’intera operazione è terminata venerdì pomeriggio, con l’interrogatorio del 19enne in possesso del quantitativo maggiore il quale, in presenza dell’avvocato difensore, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

La conferenza al Comando di Polizia-2

«Il controllo del territorio funziona»

Ad illustrare l’operazione sono intervenuti sabato mattina al Comando della Polizia locale il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani, il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura e i Commissari del Reparto Territoriale Claudio Marai e Coordinatore delle Delegazioni Michele Nespoli.

«Il controllo del territorio funziona – ha detto il sindaco Sboarina -. Lo dimostra questa maxi-operazione lampo che dal pattugliamento di Castel San Pietro ha portato al sequestro più ingente nella storia della Polizia locale. Un intervento di cui il Corpo deve andare orgoglioso per aver evitato che questa roba andasse in mano a quattromila ragazzi. L'altro aspetto odioso è la giovanissima età degli spacciatori, tutti incensurati, pronti a vendere droga a ragazzi probabilmente ancora in età scolare. Per questo ribadisco, come sindaco ma anche come genitore, che è essenziale poter andare nelle scuole. Il mio appello ai presidi è di rivolgersi in totale riservatezza al nostro Comando se hanno delle avvisaglie nei loro istituti, finora lo hanno fatto in due, di cui appunto non si è saputo nulla. Infatti, è logico pensare che dato il basso costo di vendita di queste sostanze siano destinate al mercato scolastico, e penso che le famiglie sarebbero più tranquille sapendo che i figli vanno in un posto controllato».

«Questa operazione è una risposta a tutti quelli che criticano la presunta mancata attività dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato l’assessore Padovani -. Se il territorio non fosse sotto controllo, non ci sarebbe stata questa operazione e non avremmo mai levato dal mercato 4 chili di droga. Le insinuazioni servono solo a mortificare il grande lavoro della Polizia locale, agenti che invece dimostrano tutti i giorni grande responsabilità e dedizione al compito».

«Ringrazio di cuore il lavoro fatto dagli agenti del Corpo per l'attento controllo sul territorio – ha aggiunto il Comandante Altamura -. Stiamo dando il massimo per la lotta alla droga e allo spaccio, fenomeni che vedono protagonisti persone giovani, addirittura appena maggiorenni. L'impegno però non può essere solo delle forze dell'ordine. Sul territorio noi presidiamo zone e persone a rischio senza mai abbassare la guardia, ma la lotta potrebbe essere ancora più efficace con la collaborazione di altre istituzioni come ad esempio delle scuole. Lo dimostra il successo delle operazioni che stiamo facendo sui bus, dove grazie alle segnalazioni di Atv abbiamo eliminato la zona franca di spaccio a bordo di alcuni nostri servizi di linea».

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